Approfondimenti 20/01/2010 17:52

Sotto la Mole aggrappati al pennellone: con la punta di peso contro la Juve non si perde

LAROMA24.IT va ad analizzare le sfide giocate in Serie A in casa della dall’anno dello scudetto (vinto proprio ai danni dei bianconeri, col sigillo messo dopo un rocambolesco pareggio al Delle Alpi) ad oggi. Cosa accumuna queste otto gare? Sempre e solo con un centravanti di peso in attacco la Roma ha fatto risultato.

Partiamo come detto, dalla stagione 2000/01. Gli uomini di Capello vedono le streghe, sotto per due reti a zero già dopo sei minuti. L’ingresso con gol di Nakata e il pareggio di Montella a tempo scaduto evitano una sconfitta che avrebbe riaperto i giochi in chiave scudetto. Anche se non trova il gol, tra gli artefici del buon risultato di Torino c’è un centravanti possente che risponde al nome di Gabriel Batistuta.

Il bomber argentino è al centro dell’attacco anche nella stagione successiva, quando i giallorossi si impongono per 2 a 0, ultima vittoria romanista nella tana bianconera. Batigol è grande protagonista: porta in vantaggio i suoi con un bolide su punizione e viene espulso ad un quarto d’ora dalla fine.

Le cose cambiano nel 2002/03. La Roma si presenta a Torino con l’attacco leggero -Montella, con Cassano subentrato nella ripresa. Senza boa là davanti, arriva la sconfitta per 2-1.

Torna un risultato positivo nel campionato seguente: la gara termina 2-2. I capitolini vanno in rete con due difensori, Chivu su punizione al 25’ e Zebina a tre minuti dalla fine. Ancora una volta però con un centravanti fisico, in questo caso John Carew subentrato a Montella ad inizio ripresa, a Torino non si esce sconfitti.

Il tridente leggero -Cassano-Montella continua a non produrre esiti favorevoli l’
anno successivo, DelVecchio e Mido restano in panchina la Roma perde 2 a 0.

In un’alternanza di buone e cattive prestazioni, nel 2005/06 la Roma coglie un insperato pari. Falcidiata dagli infortuni, la formazione di Spalletti si schiera con un attacco Taddei-Mancini e chiude sotto per 1 a 0 il primo tempo dopo la rete dell’ex-. È un giovane Stefano Okaka l’uomo chiamato a fare a sportellate e far salire i suoi. La scelta è premiata con un gol nel finale di Houssine Kharja.

Nel 2006/07 le sentenze di Calciopoli hanno fatto scendere la in B e la sfida non si propone.

Nelle ultime due stagioni arrivano due sconfitte. Anche in queste circostanze, caso o no la Roma priva del ‘pennellone’ non fa risultato. Nel campionato 2007/08 ci si arrende ad una punizione di DelPiero mentre il duo -Mancini non combina nulla.

Nel match dell’anno scorso arriva una nuova sconfitta ad opera di DelPiero e Marchionni, con reti al 38’ e al 48’. Per l’ennesima occasione con i soli Baptista e Vucinic manca quell’uomo in grado di fare il lavoro di sponda e boa al centro dell’area di rigore. È tardiva l’entrata di Okaka che gioca solo gli ultimi venti minuti ( a ben vedere chiusi quindi sul parziale di 0 a 0).

Scaramanzia o meno, aspettiamo la gara di sabato sera e chissà che non sia proprio il numero 30 giallorosso a far continuare la tradizione e, magari, a regalare ai suoi nuovi tifosi un gol contro gli odiati rivali.

 

Andrea Palazzo