Approfondimenti 11/10/2011 16:23

Derby -4, sfida mondiale: 3 continenti e 18 paesi rappresentati tra Roma e Lazio. E anche in Italia...

Il Bel Paese rimane, naturalmente, la nazionalità più frequente con 19 rappresentati distribuiti tra giallorossi e biancocelesti. Ai 19 di nascita, se ne aggiungono un paio, Ledesma e Osvaldo, che hanno scelto l'azzurro come patria calcistica pur essendo nati in Argentina. Proprio quest'ultima è la seconda per popolazione di calciatori tra Roma e Lazio: 9 (inclusi i due oriundi), 5 per Luis Enrique e 4 per Reja. Segue il Brasile e anche qui è la Roma ad averne in numero maggiore (4) contro i laziali Hernanes, Dias e Matuzalem. La colonia sudamericana è completata da Pizarro da Valparaiso e dall'uruguaiano Gonzalez.

SAPORE EUROPEO - Trasvolato l'Oceano Atlantico si riapproda nel vecchio continente, quello che darà, come già detto, il maggior numero di protagonisti alla sfida di domenica sera. Dalla Spagna alla Romania, passando per tutta l'Europa centrale fino ai balcani, sono pochi i paesi non interessati nel risiko della stracittadina. C'è il tipico biondo con sorriso da spot per dentifrici della scandinavia, Simon Kjaer, oppure il volto austero di Klose, esponente della Germania come per metà sarebbe anche Heinze, viste le origini teutoniche del difensore. E ancora le mani di Haarlem, appartenenti all'olandese Stekelenburg, mentre Zvornik e Mostar, divise da poco più di 150 km, hanno dato i natali a e Lulic, che da questa estate hanno aggiunto il bosniaco alle lingue parlate negli spogliatoi di Roma e Lazio.

Le nazioni europee più rappresentate sono invece la Spagna e la Francia. Nonostante la comune provenienza, non è facilmente pronosticabile una simpatia epidermica tra gli spagnoli delle due squadre. Sponda Lazio, infatti, milita Garrido, à di nascita Irun, Paesi Baschi, mentre con la maglia numero 3 giallorossa si disimpegnerà l'asturiano Jose Angel. Per tradurla, un pò come mettere un livornese ed un pisano allo stesso tavolo e sperare che si scambino un cordiale 'buon appetito'. Non è tutto dalla Spagna, per il tris ecco Bojan Krkic Perez, nato in Catalogna ma da papà serbo come tradisce il nome. Anche la Francia avrà tre rappresentanti, tutti di biancoceleste vestiti e con origini senegalesi: Cisse, Konko e Diakite. Per rompere la maledizione dei derby, a Formello hanno chiesto aiuto addirittura ad un lituano, Stankevicius, e ad un albanese, Cana. Infine, al melting pot dell'Olimpico parteciperanno anche Romania (Radu, ) e Repubblica Ceca (Kozak).

DERBY DI (MEZZA) ITALIA - Non solo tanta Europa e buona parte di Sud America, ma anche metà Italia profonderà i suoi influssi sul prossimo Lazio-Roma. Sono infatti 10 le diverse regioni della nostra penisola che forniranno uno dei propri figli alla contesa. Escluse le isole, ce ne sono per (quasi) tutte le latitudini: dalla Bassano del Grappa (Veneto) di Marchetti e giù, lungo tutto lo stivale, fino a Locri (Calabria) dove vide la luce un altro laziale, Sculli. In mezzo c'è tutta l'Italia in maglietta e calzoncini che domenica salirà le scalette dell'Olimpico per la gara più attesa dalle tifoserie della capitale.

Per il Settentrione sfileranno i lombardi Cassetti (Brescia), Biava (Seriate, provincia di Bergamo), Mauri (Monza) e il milanese Brocchi. Dal Veneto, oltre a Marchetti, proviene anche Rocchi, mentre Del Nero si è spostato dalla Liguria, più precisamente da Ortonovo. Più 'terrona', invece, la squadra giallorossa per via soprattutto di una discreta percentuale di romani. Oltre a e , anche Rosi, Curci e Greco hanno accoppiato casa e bottega senza necessità di lunghi spostamenti. Detto di Sculli e Perrotta (inglese di nascita, ma cresciuto in provincia di Cosenza) rimangono i soli Stendardo e Borriello a rimpolpare la schiera dei meridionali. Decisamente più affollato il reparto del centro-nord: oltre ai già elencati, i rimanenti , Okaka, Zauri nascono tra Emilia, Umbria e Abruzzo. Dunque, anche il censimento italiano sembra ribadire la spinta centripeta imposta dall'Europa al prossimo Lazio-Roma.

L'ultimo corollario, che finisce per avvalorare un teorema già chiaro, lo si ottiene dando uno sguardo alle panchine e alle tribune delle due squadre. Infatti, il destino tattico dell'incontro sarà in mano agli strateghi Luis Enrique, Spagna, e Reja, Gorizia, Italia sì ma per questione di centimetri. Stessa storia in tribuna, dove apparta il romano Lotito e l'umbro , l'esterofilia rimane il tema dominante. Da una parte l'albanese Tare, uomo di fiducia del presidente laziale, dall'altra lo stato maggiore della Roma, rigorosamente americano, con DiBenedetto in testa. D'altronde: tutte le strade portano a Roma, no?

Tutte le nazioni presenti tra Roma e Lazio: 

Italia (19 rappresentanti), Argentina (9), Brasile (7), Francia (3), Spagna (3), Bosnia (2), Romania (2), Germania, Olanda, Danimarca, Lituania, Albania, Repubblica Ceca, Cile, Uruguay, Ghana, Angola, Nigeria. Più Perrotta nato ad Ashton (Inghilterra).

Tutte le regioni italiane presenti tra Roma e Lazio:

Lazio (5), Lombardia (4), Campania (2), Veneto (2), Emilia Romagna, Calabria, Liguria, Umbria, Abruzzo. Più Perrotta, dall'età di 5 anni trasferitosi a Cosenza (Calabria).



Mirko Bussi