Altre 06/11/2009 18:58

Calciopoli, ex segretario arbitri: "Ecco le manovre del sorteggio"

Rispondendo alle domande di pm e difese, Martino ha in gran parte confermato quanto dichiarato in fase istruttoria, offrendo anche una ricostruzione di come poteva essere manipolato il sorteggio: «È accaduto due o tre volte all'inizio della stagione 2004-2005 ma non ricordo per quali partite», ha detto in aula il teste. Tra gli incarichi, in occasione dei sorteggi Martino era addetto a inserire nelle palline colorate i fogliettini stampati al computer con sopra scritti i nomi degli arbitri e le partite in programma: «In occasione della prima partita di campionato della stagione 2004-2005 - ha risposto Martino al pm - mi venne chiesto da Pairetto e Bergamo di inserire un biglietto X all'interno di una determinata pallina particolarmente ammaccata». Non ricordando il teste quale partita fosse, il pm gli ha consegnato un foglio con le gare in programma quella giornata ma Martino ha continuato a non ricordare. Un altro caso ci fu alla fine dello stesso campionato in occasione del sorteggio per Milan-, partita che decideva la stagione: «Ho avuto la netta sensazione - ha detto Martino confermando quanto dichiarato in fase istruttoria - che quella volta il temporeggiare di Pairetto non fosse casuale ma determinato dall'esigenza di conoscere in qualche modo il nome dell'arbitro. Ricordo, ma la mia è solo una sensazione, che Bergamo fece un colpo di tosse in occasione del movimento di scelta della sfera da parte del giornalista» indicato dall'Ussi per il sorteggio.

La partita fu affidata a Collina e la vinse 1-0. Era l'8 maggio 2005. La poi vincerà lo scudetto ma le sarà revocato proprio per Calciopoli. Il teste ha poi risposto su alcune sue affermazioni relative a eventuali pressioni esercitate dal presidente dell'epoca della Figc, Franco Carraro, su Bergamo e Pairetto, affinchè avessero un'attenzione particolare su Lazio e . «I designatori - ha confermato in aula Martino - mi dissero che Carraro aveva chiesto di aiutare e Lazio a non andare in serie B». A questo proposito, Martino ha confermato che alcune volte ai raduni degli arbitri a Coverciano, a Firenze, c'erano anche i presidenti di e Lazio, Andrea Della Valle e Claudio Lotito. Infine, in aula sono stati letti alcuni scambi di sms e di intercettazioni telefoniche tra Martino e l'addetto agli arbitri del Milan Leonardo Meani per la scelta delle quaterne arbitrali: «Sapevo che non era regolare - ha detto in aula il teste - ma lo facevo per mantenere buoni rapporti con le società soprattutto quelle più importanti e per sondare i loro umori». Dai tabulati è emerso che gli sms con i nomi degli arbitri scelti partivano dal cellulare di Martino verso quello di Meani anche solo 10 minuti dopo la fine del sorteggio.