Altre 08/09/2011 17:46
BORRIELLO: "Non ho mai chiesto di andar via. Ora mi sento parte del progetto, Sabatini e Luis Enrique mi hanno detto che ero fuori dal mercato. Le parole di Totti? Per noi energia positiva" (AUDIO)

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Cosa hai pensato quando ti hanno detto che eri sul mercato e cosa quando è finito?
Sono rimasto un po di stucco, avevo giocato tutte le partite in amichevole fino a lì, tranne la prima dei preliminari di Europa League. Ci sono rimasto un pochino, pensavo di essere nei piani della società e dellallenatore. Poi, allimprovviso, mi dicono così, ma il mio unico pensiero è stato sempre quello di rimanere in squadra. Lultimo giorno di mercato ho voluto percepire proprio con le mie mani, con la mia bocca, se tramite il direttore sportivo, tramite il mister, telefonandogli e parlandogli, cosa rappresentavo veramente io per loro, perché fino a quel momento cè stata un po di confusione. Anche il discorsa di mettermi, magari, in campo in Europa League e dirmi il giorno dopo che ero sul mercato, non cera molta sinergia perché, magari, mettendomi sul mercato potevo perdere mercato. Ho parlato con Sabatini e mi ha detto che ero fuori dal mercato lultimo giorno e che per loro ero un giocatore importante. Il mattino dopo del 31 agosto ho rifatto le stesse domande a Luis Enrique, che mi ha risposto allo stesso modo. Quindi, dal 30 al 31 si era ricreata quella sinergia che, magari, era mancata negli ultimi dieci giorni. Lì, sono stato sempre più convinto di restare. Anche la società e lallenatore mi davano fiducia e, quindi, mi sono tolto il mercato dalla testa. Avevo richieste importanti, ma il mio pensiero è stato sempre quello di rimanere e sono rimasto. Ci sono state tre o quattro squadre che mi hanno cercato insistentemente fino alla fine, Sono rimasto qua perché mi hanno fatto sentire di nuovo un giocatore importante.
Su Totti.
Largomento Totti a Roma è sempre molto delicato, quindi, uno potrebbe anche fare a meno di parlarne. Al di là che è un giocatore indiscutibile, posso solo dire che è il simbolo di Roma e della Roma. Oltretutto, è un grandissimo compagno di squadra, di giochi. Nella mia carriera ho avuto la fortuna al Milan di giocare con 5 Palloni dOro, ma posso dire che Francesco ha quella velocità mentale di quei giocatori. Un grandissimo campione che, insieme a Luis Enrique, sarà il valore aggiunto di questa annata. Cè bellissimo ambiente, la società ha riportato quella energia positiva che mancava da un po a Trigoria e Francesco ha fatto altrettanto con le parole dellaltro ieri. Vogliamo andare in campo domenica e dimostrare tutto il nostro valore, sperando di cominciare, magari, con una bella vittoria.
Sulla nazionale.
E inutile illudersi, sicuramente le gerarchie sono quasi formate. Però, posso solamente dire che, fino allo scorso febbraio, dopo al secondo tempo contro la Germania, a detta di tutte le critiche, i critici, me la giocavo per un posto da titolare in nazionale. Poi, dopo, con Montella non ho più giocato titolare e, magari, Prandelli non mi ha più preso in considerazione. Sono giovane, devo crederci, ho le qualità per farlo e mi impegnerò per riconquistare di nuovo la nazionale.