Presidente la sconfitta pesante a Roma non scalfisce l’ottimo campionato del Palermo, preoccupano però i troppi gol presi fuori casa.

“Ma si un po’ preoccupa anche se sono partite occasionali e sfortunate. Quella dell'Olimpico somiglia molto a quella del derby siciliano col Catania della scorsa stagione per sfortuna”.

Lei ha dichiarato di voler vedere in campo più spesso Abel Hernandez, ma perché in Italia si da poco spazio ai giovani e non si ha il coraggio di rischiare?

“Non so forse è la mentalità di tutte le società di A e anche dei nostri allenatori. Il nostro è un gioco più tattico che non consente, almeno così penso, di dare spazio ai giovani talenti preferendo il risultato immediato”.

L’osservatorio del Viminale ha dato fiducia ai tifosi della Roma autorizzati ad andare a Firenze. Crede che il derby siciliano della prossima stagione possa avere da parte delle istituzioni simile apertura di credito?

“Io penso di si anche se è sempre un derby a rischio quello siciliano”

Dopo gli episodi della scorsa domenica che hanno visto protagonista un vero fuoriclasse come Del Piero accusato di antisportività in occasione del rigore concesso alla Juve, lei ritiene che la lealtà nel calcio esiste ancora?

“No, non è mai esistita”

Il Catania tra le squadre che lottano per la permanenza in serie A, quante possibilità ha di salvarsi?

“E’ quella che ha più possibilità delle altre avversarie”.