Social Network 04/06/2025 22:04
Primavera, Seck: "La Roma ti dà tutto, dentro e fuori dal campo. Spero nell'esordio, renderebbe orgogliosa la mia famiglia" (VIDEO)

Proseguono gli appuntamenti di "Dreaming Roma", la rubrica video ufficiale del club che offre uno sguardo da vicino sui giovani talenti del settore giovanile giallorosso. Nell'ultima puntata, il protagonista è stato Mohamed Seck, difensore centrale classe 2006 della Roma Primavera. Nato in Italia da genitori senegalesi, Seck ha parlato del suo percorso, delle sue radici, dell'impatto con la realtà romana e delle sue ambizioni future, rivelando un profondo attaccamento ai colori giallorossi e alla città.
Quanto ti è entrata dentro la città di Roma?
"Tanto, davvero tanto. Poi anche per i tifosi, per la gente che c'è a Roma, come vive il calcio in tutti i settori. È davvero una cosa bellissima che non vedi da altre parti. Roma devi viverla, secondo me è inspiegabile."
Quando entri all'Olimpico...
"...ti tremano le gambe."
Come te la spieghi tutta questa passione che c'è da parte di questa gente?
"Non so spiegartela, non riesco veramente a capire, però è una cosa davvero bella, una cosa inspiegabile."
Cosa vuol dire quindi per te far parte di questo club?
"Tanto, perché è proprio una famiglia e ti senti a casa. Ti dà veramente tutto la Roma, sia fuori che dentro al campo."
Tu come hai iniziato a giocare a calcio? E come sei arrivato alla Roma?
"Io ho iniziato al Mortara calcio, all'età di sei anni. Dopo due anni mi sono trasferito al Milan, ho fatto due anni poi sono andato alla Pro Vercelli, da lì sono andato a Roma. [...] Dopo una partita [con la Pro Vercelli] a inizi dicembre è arrivata la chiamata del mio agente dicendomi che la Roma era interessata a me. Io non ci credevo, i miei genitori non ci credevano. Appena è arrivata questa proposta non esitai a dire di sì. Io volevo la Roma, volevo cambiare, anche se ho fatto magari un passo indietro [tornando nel settore giovanile dopo presenze in Serie C]."
Qual è la cosa che ti ha convinto di più della Roma?
"No, sicuramente Roma in sé. Comunque la Roma ha un settore giovanile che è forse tra i migliori d'Italia, se non il migliore. Sapevo che venendo alla Roma sarei cresciuto, sia fisicamente che mentalmente, per diventare veramente un giocatore. Questo secondo me è uno dei fattori che mi hanno portato qui."
Che tipo di difensore sei?
"Cattivo, difensore cattivo. In campo sicuramente cattivo e non ho paura di fare il difensore. [...] Gioco col cervello, l'intelligenza e non gioco stupidamente. [...] Mi piace avere tanto palla tra i piedi, impostare, dettare il ritmo del gioco, mi piace molto."
Un idolo da bambino?
"Ti direi Koulibaly."
Nel tuo futuro cosa c'è?
"Spero l'esordio con la maglia della Roma, mi piacerebbe davvero tanto perché renderebbe orgogliosi i miei genitori e soprattutto i miei nonni e tutto il resto dei miei familiari. [...] La mia famiglia, devo tutto a loro davvero, quindi l'esordio andrebbe tutto a loro."
Qui il video dell'intervista integrale: