CAUSE - Il ritorno a Livorno di Cristiano Luca­relli è stato per ora un fallimento. Il vecchio capitano di tante battaglie ha segnato solo uno gol, ma soprattutto non è riuscito a trasmette­re al Livorno la rabbia, la grinta, l’energia de­gli anni più belli. Sono state tante le delusioni che alla fine hanno portato al licenziamento della coppia Ruotolo-Russo. Eppure, è giusto sottolinearlo, sono state rare le occasioni in cui il Livorno è stato davvero inferiore ai suoi av­versari sul piano del gioco. Di sicuro non a To­rino contro la Juve, quando ha perso 0-2 met­tendo in seria difficoltà Buffon. E nemmeno a Bologna, tanto per restare alle trasferte più vi­cine. Era una squadra che aveva una buona or- ganizzazione, ma quando arrivava davanti, si spegneva la luce.

CAMBIAMENTI - Difficile capire come Cosmi cambierà la squadra, ma non ha gli elementi per pensare a una rivoluzione. Darà qualcosa sul piano del carattere e probabilmente punte­rà molto sulle risorse tecniche e atletiche di un ragazzo che finora ha impressionato: Antonio Candreva, classe ‘ 88, romano cresciuto nella Lodigiani, centrocampista a tutto campo. Gio­ca nel Livorno ma è di proprietà dell’Udinese. Ha tanto, se non tutto, per fare una bellissima carriera. Il tiro dalla distanza è micidiale, po­tente e preciso, ha visione di gioco, senso del-l­’assist, resistenza. A Livorno, l’anno scorso, ha segnato 2 gol, quest’anno si è limitato per ora solo a un assist. Candreva è giovanissimo e Co­smi non potrà caricarlo di eccessive responsa­bilità. Toccherà a Lucarelli uscire allo scoper­to e caricarsi sulle spalle questa squadra.

FUORI CASA - In trasferta il Livorno ha rime­diato solo un pareggio (a Siena, addirittura con un uomo in meno per un lungo tratto della ga­ra) e ha perso le altre tre volte. Stavolta potrà sfruttare il vantaggio che gli ha concesso il ca­lendario: affrontare la Roma che ha giocato giovedì in Europa League. Tutto può servire quando si ha l’acqua alla gola.