La penna degli Altri 27/11/2009 16:44

Roma, operazione Champions League

Quando succede, è quasi una garanzia che a fine partita il risultato sarà positivo. Perché un indizio rimane un indizio, due indizi sono solo due indizi, ma tre indizi costituiscono una prova.

Figurarsi otto. Sì, otto, come le partite che, da quando Ranieri siede sulla panchina gial­lorossa, la Roma è riuscita a recuperare se non addirittura a ribaltare come, appunto, è successo qui a Bergamo. In sedici gare com­plessive con il tecnico romano al timone, è un dato molto indicativo, esattamente il cin­quanta per cento, otto volte in svantaggio, ri­sultato finale cinque vittorie e tre pareggi, tanta roba insom­ma. Volendo esagerare, si po­trebbe pure sussurrare che Ra­nieri, dopo la rete del vantag­gio bergamasco, abbia dichia­rato i nomi di quelli che sareb­bero stati i marcatori, prima Vucinic, poi Perrotta, uguale, uguale a un precedente ribalta­mento di risultato, all’Olimpico contro il Bo­logna, Adailton che gela la gente romanista, poi il montenegrino e il centrocampista a confezionare i tre punti che, all’epoca, ga­rantirono un sospirone di sollievo.

Quasi come quello di ieri, anche se ora le ambizioni sono diventate più ambiziose, vi­sto che con il successo sull’Atalanta, questa Roma è salita sino a tre punti dal quarto po­sto, a sei dalla (con cui ha perso lo scontro diretto), con un ulteriore dato a favo­re, quello di aver giocato sin qui otto partite lontano dal proprio stadio a fronte delle sole sei casalinghe che non sarà un numero de­terminante ma che comunque qualche cosa vuole dire.



Del resto questa tendenza a trasformare la preoccupazione in sorriso, la Roma di Ranie­ri l’aveva evidenziata sin dalla prima volta, a Siena, terza giornata di campionato, la clas­sifica dei giallorossi che diceva ancora zero punti, alle spalle l’addio di Spalletti, davanti una marea di inquietanti interrogativi. Mac­carone fece gol, poi a ripresa inoltrata Mexes realizzò il pareggio, infine, a una manciata di minuti dal novantesimo, un sinistro su puni­zione di Riise regalò alla Roma tre punti di quelli che non si possono dimenticare.



La tendenza è stata confermata poi nelle due consecutive trasferte siciliane (Palermo e Catania), gol del pareggio nei minuti fina­li, poi stessa sequenza di ieri con il e il all’Olimpico. Tendenza che è sta­ta confermata pure in Europa nelle due sfi­de con il Fulham, pareggio in extremis a Londra, vittoria, probabilmente decisiva per la qualificazione, in casa.



Quasi quasi conviene fare il tifo per una Roma vada in svantaggio. O no? No, a pre­scindere.