La penna degli Altri 27/12/2009 09:36

Aquilani: «Il Liverpool può darmi il Mondiale»

QUESTIONE DI FEELING - Aquilani parla poi del suo rapporto con i tifosi del Liverpool, con il tecnico Benitez (che l’ha fortemente voluto) e con i nuovi compagni, le stelle Steven Gerrard e Fernando Torres su tutti. «Con la Kop (la curva del Liverpool, ndr) ho un feeling molto positivo - racconta il centrocampista -. Mi hanno accolto bene. Si aspettano tanto da me. Con Benitez ho un buon rapporto. Finora mi ha gestito. Adesso devo trovare la continuità. Gerrard e Torres? Anche con loro ho un buonissimo rapporto. Mi hanno accolto benissimo. Sono giocatori incredibili e ragazzi eccezionali. Mi hanno aiutato a inserirmi nel gruppo».

ADATTAMENTO - Aquilani racconta poi le difficoltà del suo approccio con la nuova realtà inglese. «Io mi sono trovato in una situazione diversa da qualunque altro giocatore - dice -. Sono nato a Roma, ho giocato nella Roma e sono tifoso della Roma, quindi per me è stato differente. Ma questa è un’esperienza calcistica e di vita completamente nuova. Sto imparando un'altra lingua. Sono contento di stare qui. Farò del mio meglio».

BOXING DAY - Per Aquilani, come anche per Roberto Mancini e Carlo , questo è stato il primo Santo Stefano - o boxing day, come dicono gli inglesi - passato in campo. Un’esperienza che all’ex giallorosso è piaciuta solo a metà: «Qui c'è un clima particolare - afferma - diverso rispetto all'Italia. Io ero abituato ad andare a casa e passare il Natale con la mia famiglia, quindi è un'esperienza diversa e molto positiva. Ma credo che uno stop di una settimana faccia bene ai giocatori, magari anche più avanti nella stagione».

LA SANTONA - In settimana ha fatto notizia la presunta visita di Aquilani alla clinica belgradese della cosiddetta “dottoressa placenta”. Ma il centrocampista dei Reds nega recisamente che la cosa sia mai avvenuta, come invece riportato dai tabloid britannici: «Non sono stato mai da nessuna maga - si inalbera -. Sono rimasto a Liverpool a lavorare. Tengo però a precisare che questa signora non è una maga, ma una che fa trattamenti diversi rispetto agli altri. Qualche compagno c'è andato, ma non io. Questa storia non è assolutamente vera».

ITALIANI - Aquilani e sono in Inghilterra da quest’estate. Oggi, invece, ha fatto la sua conoscenza con la realtà inglese un altro italiano, Roberto Mancini, che ha esordito con vittoria sulla panchina del Manchester . «Fa un bell'effetto - commenta Aquilani -. Tutti gli italiani devono essere contenti perché è una panchina prestigiosa in questo momento. Penso che farà bene. Gli faccio il mio in bocca al lupo anche se è una diretta concorrente».

VECCHI AMICI - Aquilani parla poi dei suoi vecchi compagni della Roma, in primis e , romani e romanisti come lui: «Li sento regolarmente. Con loro e non solo con loro ho un buon rapporto. Mi dispiace solo di non essere potuto andare a salutarli. Sono stato due volte a Roma e tutte e due le volte la squadra non ha potuto incontrarmi. Mi dispiace molto». Sempre a proposito di Roma, Aquilani fa i complimenti a Claudio Ranieri, che l’anno scorso ha cercato di portarlo alla e che non l’ha ritrovato in giallorosso quando ha raccolto l’eredità di Luciano Spalletti: «Penso che quello che sta facendo la Roma è tutto meritato - afferma Alberto - e penso che possano fare ancora di più. La Roma è una grande squadra. Ha avuto un momento di difficoltà all'inizio, ma adesso li vedo quadrati».

MONDIALE - Ultimo pensiero a Sudafrica 2010. Aquilani ha sei mesi per dimostrare a Marcello Lippi di meritare la convocazione. Ma sa che non sarà semplice: «Al Mondiale ci penso da sempre - dice -. Anche quando mi trovavo sotto i ferri pensavo che il mio obiettivo fosse di andare al Mondiale. È chiaro che ho perso tanta strada: non è facile. Ma giocare col Liverpool può aiutarmi. Io ci proverò, poi Lippi deciderà quello che è meglio».