La penna degli Altri 02/12/2009 11:33

Il curioso caso di Ranieri. La vita comincia a 58 anni

Senza derby la vita (in generale, ovviamente) non ha molto senso: è vero che a Londra ce ne stanno sedici e lì lui c’è rimasto qualche annetto, che a Torino qualcosa l’ha respirata (dalla sponda sbagliata) ma non c’è paragone con Roma e la sua tradizione, con quelle battute che sentiva fare in macelleria da ragazzino (e vedeva andare allo stadio, e sognava di tifarla, giocarla, allenarla...). A Cagliari e a Firenze, le tappe italiane dove più ha lasciato il segno, il derby se lo devono inventare con Sassari o con la , non sanno cos’è avere dimestichezza con il nemico sportivo quotidianamente, covare rivincite con parenti e vicini. Anche a è così. Ma fosse stato pure a Glasgow, il derby per un romano è solo qui.

Il caso del generale Patton non cessa di essere curioso anche se uno cambia indirizzo alla storia, anche se uno si mette a pensare prima al Basilea che alla Lazio, anzi è proprio così che viene alla luce un racconto come quella di Benjamin Button. Proprio Roma-Basilea, la partita prima della nascita, prima di domani, è il deja-vu della rinascita. Tutto vero, tutto alla perfezione: era proprio dicembre, del 2005, quando in Coppa Uefa - girone - un certo Luciano Spalletti incontrava gli svizzeri: da quella gara nacque tutto, la sua Roma, il record di vittorie, e via fino ai sogni lionesi. Non è un modo di dire. Era metà dicembre, Spalletti e la Roma arrivavano da troppe sconfitte e pochi punti, la società ordinò il ritiro a Trigoria, l’allenatore e i giocatori non la presero benissimo ma ovviamente si adeguarono. Spalletti, prima di farlo, disse pubblicamente di essere contro il ritiro, che riteneva quella decisione inutile e forse dannosa per la squadra che da par suo reagì vincendo 3-1. Il fatto è che dopo uno di quei gol, tutti i giocatori - guidati da e da (con chi giocano domani?) - andarono verso la panchina per abbracciarsi il tecnico così permissivo da accettare anche gli schiaffi in testa. E’ lì che nacque la Roma delle pizze. Pochi giorni dopo si andò a Genova con la Samp (dove si va dopo il derby?) e Spalletti scoprì l’abracadabradel . Come giocherà domani Claudio Ranieri? Il fatto strano, dunque, è questo: domani c’è la partita della rinascita (che - fra l’altro - pure da quattro partite già c’è stata) poi soltanto dopo, dopo domani che miracolosamente coincide con domenica, Claudio Ranieri vivrà il suo primo Roma-Lazio. Sarà battezzato. Fatto romanista per sempre. Nato. A 58 anni.