La penna degli Altri 08/12/2009 11:05

Julio Sergio e Cassetti: la classe operaia ha portato la Roma in paradiso



VITTORIA OPERAIA - Tre anni e mezzo dopo la Ro­ma vince un derby proprio grazie agli umili servitori del pallone. Quelli che stanno in gruppo ma non indossano mai la maglia rosa. Quelli che hanno superato i trent’anni e si sono abituati a un professionismo anonimo. Quelli che vanno in tribuna per tre anni sen­za perdere il sorriso ( Julio Sergio). Quelli che si beccano i fischi dei tifosi perché hanno la colpa di essere nor­mali (Cassetti).

La vita a volte risarcisce le persone serie e impegnate. E così Julio Sergio, diventato il nuovo Tancredi per i ro­manisti, trova la spinta per buttare in curva Nord un tiro imparabile di Mau­ri. E Cassetti, che non faceva gol in se­rie A da quasi tre anni e domenica non doveva nemmeno giocare, incrocia il volante che gli servirà a entra­re nella storia della Roma. Giornali e televisioni, in queste ore, sono riempi­ti dalla loro gioia.



PICCOLI MA BELLI - Julio Sergio e Cas­setti hanno molto in comune. Le espressioni garbate e il carattere intro­verso, intanto. E poi la posizione con­trattuale: vanno in scadenza tutti e due nel giugno 2010 con uno stipendio umano. Cassetti guadagna circa 700.000 euro a stagione. Julio Ser­gio addirittura 300.000 che per un terzo sono tanti ma per il nume­ro uno sono un’inezia. Complessivamente costa­no alla Roma circa 2 mi­lioni lordi all’anno, più o meno quanto il salario mensile di Mourinho.



ROMA- -
La notte del 6 di­cembre può cambiare la loro carriera romanista. Una carriera che il 30 ago­sto scorso sembrava incanalata verso la foce. Julio Sergio debuttava in serie A con la certezza che fosse un premio fedeltà di breve durata, Cassetti spia­nava la strada alla regalando a Diego il gol dell’1-0. La Roma era a terra. Ma poi è uscito Spalletti ed è en­trato Ranieri. I giocatori sono ripartiti da zero, hanno dovuto dimostrare di essere vivi e pronti. E alla fine è arri­vata la notte dei precari. Julio e Mar­co magari non vinceranno mai un Mondiale ma si sono presi un derby. Che a Roma conta almeno allo stesso modo. Almeno.