La penna degli Altri 02/12/2009 09:59

L'occasione da non perdere



Partita dopo partita - pur fra qualche intoppo e l’altro - ho dovuto ricredermi. Certo, non è più la Roma frizzante, di corsa e di fiondate improvvise, costruita nel tempo da Luciano Spalletti. Ma è una squadra solida, lottatrice, una squadra che deve aver preso dal suo allenatore la voglia di combattere fino all’ultimo e di non cedere mai gli avamposti conquistati. In questo momento, va bene così. Come ha già dimostrato con l’Inter (e anche col  Milan: non è stata uno scandalo quella partita?), io so che non mancherà mai agli appuntamenti che contano. Per questo ci credo. Abbiamo ripreso a correre, e davanti, in classifica, a parte le milanesi, cominciano tutte traccheggiare un po’. E’ una occasione da non perdere, un bivio da imboccare alla svelta.

Ma non lo è solo per noi. E questa è l’altra faccia della medaglia. Se la Lazio perde, dovrà cominciare  seriamente a prendere in considerazione il rischio della serie B. Nonostante tutte le dichiarazioni di rito, le smargiassate di Sinisa Mihajlovic e le fiduciose promesse di Ballardini, su quella sponda devono covare una

paura da matti. Questo, alla fine, potrebbe essere un vantaggio. Per me già lo è. Ci sono partite che io ho sempre avuto paura a guardare. Perché l’angoscia di una sconfitta era più forte della sicurezza della vittoria. Confesso di essere di quei malati che riesce a sorbirsi tutta la domenica sportiva solo se si vince. Quando perdiamo cerco di far finta che non sia mai esistita quella giornata. Certo, poi non è così. Ma uno ci prova.



L’ultima partita con la , nell’anno dello scudetto di Capello, due a due in rimonta, l’ho rivista fino a impararla a memoria. Solo dopo, però. Il derby era una di queste partite. Molte volte, ma non questa.


La sicurezza non so da che cosa viene. So che c’è una ragione in più. E l’idea che una vittoria della Roma potrebbe spingere la Lazio sull’orlo di una crisi affacciata sopra il baratro della serie B non è che mi spaventa troppo. Dopo il derby, la squadra di Ballardini è attesa da un calendario abbastanza feroce che la metterà pure in gioco contro una lanciatissima Inter. Per loro potrebbe essere l’inizio della fine. Per noi, la fine della  mediocrità?