La penna degli Altri 16/02/2010 10:00
Cancelliamo le prove dell'operazione gufo

a dormire, sul Televideo il freddo risultato della partita del San Paolo, accogliendolo con una sovrana alzata di sopracciglio. E giusto dire di aver passato una domenica così, è giusto dire qualche bugia.
Si eviti di farsi scoprire in piena operazione gufo: cancelliamo le prove degli insulti a Biabiany per aver graziato i cugini poveri, delle bestemmie speculari a quelle di Buffon, dellesultanza strozzata ai tiri di Hamsik e Quagliarella. Questo è il momento della dissimulazione: lInter? Non so bene il distacco dalla seconda. Rigore scandaloso alla Juve? Dovrei vedere meglio la moviola. La Lazio si è ripresa? Auguri.
Sì, ora la tattica deve essere questa: crederci senza dare nellocchio. Dicendocelo con lo sguardo, ma negandolo in pubblico. Provandoci partita dopo partita, strizzandoci locchio quando, come domenica sera, la vetta è sempre meno lontana. La verità è che la speranza, pure la più scriteriata, è il sale del calcio, per come lo si intende dalle nostre parti. E siccome ci piace ragionare per estremi, lo sussurriamo quasi come una battuta: il testa coda Roma-Lazio è una bella cosa solo a pensarla.
Ai nerazzurri stiamo rosicchiando punti, vedere i grafici aiuta al morale, il loro sembrava un altro campionato, una cosa a parte, poi la nostra serie magica e le loro ultimi due mini flessioni hanno dato nuovi argomenti alle
nostre lucide (?) follie. Ci si provi quindi, ma con un patto: nervi saldi. Evitiamo, al primo passo falso, di stracciarci le vesti, se lInter dovesse andare di nuovo in fuga, non sarà un nostro fallimento, ma la normalità delle cose: come non eravamo da retrocessione ad agosto, credere di essere da scudetto a febbraio è azzardato.
Sogniamo pure, (le tabelle porteranno pure male ma sono patrimonio genetico romanista), ma senza niente da perdere. E nobile cercare di superarsi, è da ingenui non capire che le differenze notevoli tra noi e lInter (senza star qui a elencarle) possono avere qualche peso sulla classifica. In questa stagione strana ed esaltante ci stiamo scoprendo diversi: solidi, concreti e opportunisti. Belle qualità, proviamo a farne mostra anche noi sugli spalti, imparando a gestire i risultati (buoni e cattivi) come una squadra matura.