La penna degli Altri 02/03/2010 09:50

C’è una giovane Roma in Texas ogni bimbo ha un soprannome: Totti, Pizarro, Mexes, Menez...

Caput Mundi o Roma Capoc­cia, il giallo e il rosso della nostra Capitale fanno incetta di tifosi anche in Texas, Dallas, dove il cappello da mandriano va ancora di moda e l’elettrico-blues è molto più di un aspetto folkoristico. Perché qui, tra la Louisiana e l’Arkansas, l’Okla­homa e il Nuovo Messico, la fama di e compagni ha conquistato anche i più scettici. Soprattutto nella “Lake Highlands Soccer Association”, la ca­tegoria Under 7, prima divisione, in cui un gruppo di bambini americani veste i colori giallorossi per parteci­pare al campionato di zona.

Roma, anche qui, ma versione a stel­le e strisce, con un Ranieri d’oltreo­ceano più gringo di quello reale. Si chiama John, nome da duro, da segua­ce di quel John Wayne tanto amato an­che in Italia. Ed è lui, John Kenny, il mister, o meglio il coach, a gui­dare i baby-romanisti ogni domenica matti­na.

«La mia passione per il calcio - dice lui - ­è alimentata da mio suocero, con il quale guardo spesso le parti­te dei giallorossi sui canali sportivi americani» . Ha sposato una ragazza italo-americana, il John, da lasciare sola la domenica mattina per la classi­ca partita di pallone. Della Roma, del­la sua Roma, è chiaro. « è il mi­glior calciatore del mondo - assicura sfoggiando una t-shirt giallorossa da collezione -; mi diverto moltissimo ad allenare questi bambini, ma la cosa che più mi piace è aver dato a ciascu­no il soprannome di un calciatore del­la Roma del passato o del presente».

L’appello negli spogliatoi, insomma, non è esclusiva da Serie A. «Mio figlio, il numero 10, è . Poi c’è Alec, il piccolo Pizarro. Il più alto e con i ca­pelli biondi lo chiamiamo Mexes, mentre Noah, il più giovane, è il Me­nez di turno». Da buon nostalgico, John ha trovato pure un Cassano: «E’ Clayton - esclama - il fantasista, quel­lo che fa i goal più acrobatici». E con tutta quest’aria italiana potevano for­se mancare le polemiche? «La Stars, la di qui, doveva recuperare una gara - brontola John - ma invece di rigiocarla l’ha vinta a tavolino supe­randoci al primo posto. Abbiamo fatto ricorso alla Lega, ma non l’hanno ac­cettato ». Dove vai, vai, insomma, c’è sempre una con cui fare i conti…