La penna degli Altri 09/04/2010 11:11
Ranieri: mai così vicino al sogno scudetto

Può coronare un sogno meraviglioso. Mai nella sua carriera era stato così vicino allo scudetto. Ora, a sei giornate dalla fine, ha la possibilità di farlo con la squadra della sua città. Il massimo.
Dopo più di venti anni sulle panchine di mezza Europa, con la sua Roma è arrivato a un passo/punto dal traguardo più prestigioso. Non gli era mai accaduto, nè con la Fiorentina, nè con il Valencia, neppure con il Chelsea e la Juventus. Certo, con i Blues, nel 2003-2004, era arrivato secondo, ma a undici punti di distacco dallArsenal. Mourinho era già alle porte. A sei turni dalla fine il vantaggio dei Gunners era di sette punti, con il Chelsea che aveva una partita in più.
Ranieri non molla un centimetro. Anche ieri ai giocatori ha fatto sentire il fiato sul collo. Li ha riuniti in mezzo al campo, forse perché ha notato un certo rilassamento. Che a Trigoria sia considerato sin troppo facile limpegno di domenica contro lAtalanta? Ranieri non ci sta e lo ha detto chiaramente ai giocatori: « Ci vuole la massima concentrazione, perchéper noi sarà durissima. E non dobbiamo pensare allInter» .
Ranieri non vuole avere rimpianti. Comunque vada a finire, sarà la sua migliore stagione da allenatore. Ha preso una Roma senza identità e lha portata a lottare per lo scudetto. Ci metterà tutto se stesso, fino alla fine. Perché nessun allenatore romano ha mai vinto un trofeo sulla panchina giallorossa. Sarebbe ricordato per sempre come lImperatore Claudio.
Le esperienze collezionate negli anni passati lo hanno portato a migliorarsi. Ha esordito in serie A con il Cagliari. Era in 1990-91 e riuscì a conquistare una memorabile salvezza. Poi ha gestito il Napoli del dopo-Maradona: finì al quarto posto, lontano dal Milan campione di Sacchi. Con la Fiorentina di Batistuta e Rui Costa il miglior piazzamento lo ottenne nel 95-96: terzo posto, anche in questo caso distante dal Milan campione.
La sua esperienza allestero lha vissuta tra Spagna e Inghilterra. Alla guida del Valencia il suo miglior piazzamento arrivò nel 98-99: quarto, con il Barcellona che aveva preso il largo già da diverse giornate. Con Il Chelsea ha vissuto sempre nellalta classifica: due sesti, un quarto e un secondo posto, prima del benservito di Abramovich. Dopo un paio di stagioni poco fortunate, il ritorno in Italia. La scommessa vinta a Parma, con la salvezza ottenuta in condizioni disperate. E infine i due anni con la Juventus. Il terzo posto da neopromossa è tanta roba. Il secondo della scorsa stagione gli appartiene, anche se lo hanno esonerato a due giornate dalla fine.
Ma mai è arrivato così vicino allo scudetto. Oggi, alla guida della sua Roma, sognare si può.