La penna degli Altri 07/04/2010 11:13

Zeman: «Visto che avevo ragione?»

Se ci sarà una “Calciopoli 3” verrà di fatto deciso in quella data a nel corso del processo penale che si sta tenendo sul più grande scandalo del nostro calcio.

Solo allora, infatti, si saprà se queste conversazioni tirate fuori da i legali di Luciano Moggi finiranno veramente nel processo.

Alla Figc stanno aspettando di capire proprio questo prima di aprire un’inchiesta.

Nel frattempo a Via Allegri, sede della federazione, si sta monitorando la situazione, il procuratore federale Palazzi, che già in occasione della richiesta di Bobo Vieri di revoca dello scudetto assegnato a tavolino ai nerazzurri, aveva aperto un fascicolo, continua a raccogliere materiale.

Ogni giorno i suoi fascicoli diventano più voluminosi, ogni giorno spuntano nuove intercettazioni.

L’ultima vede protagonisti l’ex presidente dell’Inter, Giacinto Facchetti e l’allora designatore dei guardalinee Gennaro Mazzei.

Il dirigente nerazzurro chiedeva di «scegliere bene» gli assistenti per Inter - del 28 novembre 2004. Facchetti dice «non li devono fare i sorteggi».

C’è poi la questione dello scudetto 2005-06, assegnato dall’allora commissario della Figc, Guido Rossi, e del quale i tifosi juventini chiedono la restituzione.

Cesare Ruperto, presidente emerito della Corte Costituzionale, l’uomo che emise la sentenza di primo grado del processo sportivo, dice: «Andatevi a rileggere la mia sentenza...». Una sentenza che nel dispositivo recita: «Non assegnazione del titolo».

Cosa potrà succedere? Sul piano sportivo è difficile che si arrivi a una riapertura del procedimento, perché i fatti in questione dovrebbero risalire a prima del 30 giugno 2005, data limite per la prescrizione.

Intanto ieri è tornato a parlare Zdenek Zeman: «Quello che è successo nel 1998 non ha cambiato soltanto la mia vita, ma anche quella delle squadre che ho allenato a quel tempo – ha detto il boemo a SuperTennis -. Durante la mia esperienza con la Roma, per esempio, siamo stati vittime di una serie di ingiustizie arbitrali evidenti. Quello che è accaduto qualche anno dopo con Calciopoli ha dimostrato che avevo ragione. Non ho dubbi, rifarei tutto quello che ho fatto, sono pronto anche a tornare, ma forse sono gli altri che non sono pronti al mio ritorno».