La penna degli Altri 13/06/2010 13:34

"Roma, dammi una possibilità"

Stefano, come va in Spagna?

«Bene, fa caldo ma non caldissimo. Mi sto rilassando con gli amici, in attesa della nuo­va stagione».

La vecchia si è chiusa benissimo. Guber­ti in prestito alla Samp, Guberti titolare, Guberti in .

«Sono stati mesi importanti. Sono conten­to di averli vissuti perché avevo bisogno di giocare con continuità per maturare. Ora torno alla Roma e spero di convincere Ra­nieri che posso essergli utile».

Cosa si aspetta adesso, a quasi 26 anni?

«So che non sarà facile trovare spazio. Ma ricordo anche che Ranieri a gennaio era contrario alla mia partenza. Mi disse che contava su di me. Vedremo che succederà. Credo che andrò in ritiro, anche se la con­vocazione non mi è ancora arrivata. Ci sarà tempo per fare le giuste valutazioni».

Non potrà pretendere un posto da titola­re.

«Ci mancherebbe altro. Nella Roma gio­cano e giocheranno tanti campioni, io devo solo impegnarmi per conquistare fiducia. Sicuramente rientro con l’idea di restare, per diventare importante in questa squa­dra ».

Cosa non ha funzionato nei primi sei me­si romanisti?

«Quando arrivai da Bari, sapevo che non sarebbe stato semplice il salto. Peraltro, in quel periodo la Roma aveva tanti problemi. Ci sono stati due allenatori, i risultati non arrivavano. Ho cercato di dare un contri­buto ma è stata dura: se le squadre vanno bene, i calciatori entrano meglio nei mecca­nismi, come ho dimostrato nella Sampdo­ria. Comunque non voglio trovare scuse: è stata anche colpa mia. Se avessi sfruttato meglio certe occasioni, segnato qualche gol, magari la storia sarebbe stata diversa».

Nella Sampdoria i gol sono stati due. Uno dei quali, bellissimo, alla Lazio.

«Eh, spero di ripetermi il prossimo anno. Un gol nel derby sarebbe il massimo».

L’unica brutta serata è stata proprio al­l’Olimpico, contro la Roma, nella partita che ha deciso lo scudetto.

«Non avrei dovuto giocare. Era una par­tita speciale, non ero sereno. Per rispetto verso la Sampdoria ho deciso di andare in campo. Ma ho sbagliato».

E infatti è stato sostituito nell’intervallo. Come ha vissuto da avversario quel dram­ma sportivo dei suoi ex compagni?

« Ero dispiaciutissimo. Io sono arrivato quarto, vivendo una grande gioia, ma lotta­re per lo scudetto come ha fatto la Roma è qualcosa di molto più grande. Non è stato bello togliere un sogno alla squadra che era stata e che sarebbe stata mia. Brighi, , ma anche altri, sono amici. E’ stato un peccato».

Del Neri la voleva anche alla . Vero?

(ride) «Lui mi stima. Ma io sono già con­tento così».

La Roma può ancora restare al vertice? Finora ha preso Adriano, Simplicio e... Gu­berti.

«Non lo so. Chiaramente è difficile ripe­tersi. Dipende da tante cose».

Guberti cosa chiede alla Roma?

«Voglio giocarmi le mie possibilità. Que­st’anno c’è anche la , che per me è una novità assoluta».

E se le dicessero che non c’è posto?

«A quel punto troveremmo un’altra solu­zione. Restare alla Roma solo per racconta­re in giro che indossi la maglia giallorossa non ha senso. Ma la mia idea è di meritar­mi spazio a Roma. E’ la società che mi sono scelto un anno fa, no?».