La penna degli Altri 29/07/2010 11:43

Moratti avverte i nerazzurri «L’antagonista è la Roma»

Parlando a Sky Massimo Moratti non ha dato per scontato un nuovo trionfo italiano della sua formazione che ha conquistato gli ultimi 5 tricolori e ha messo in guardia i suoi. « Al via del nuovo campionato l’Inter certo non si presenta male - ha sottolineato il numero uno nerazzurro - ma la Roma ha ancora tanta voglia di fare bene. E’ lei la nostra antagonista. Il Milan? Non è c’è da fidarsi, parte in sordina, ma ha sempre le qualità. La poi è nuova e deve ancora finire la propria campa gna acquisti. Siamo sempre lì a dover ci difendere. Da tutti. Non credo ci sia assuefazione alle vittorie e non ci deve essere. Se c’è continuità, dovremo farcela ».

L’estate post triplete gli sta piacendo: « Sento una certa fiducia intorno a me e non mi dispiace... Le vittorie fanno pensare di essere infallibili, ti danno più responsabilità. Il problema è che poi devi ripeterti e non è facile per ché molto dipende anche dal caso, dal la fortuna. Il calcio non consente di sentirsi dei fenomeni. “Sedersi” dopo i successi del 2009-10? Se accadrà non sarà per colpa di Benitez, ma perché i giocatori sono assuefatti. Non deve succedere. Il nuovo tecnico darà moti vazioni. Il suo arrivo sotto questo aspetto è una garanzia. E’ una persona che stimo e che ho scelto con entusia smo. E’ bravo e in Europa ha fatto bene ».

Eccoci ai segreti dei successi neraz zurri: « Cosa c’è dietro? La qualità di giocatori e allenatori visto che abbia mo vinto anche prima di Mourinho, con Mancini. E poi il grande lavoro di tutta la società. Personalmente cerco di far sentire bene, come a casa loro, i giocatori. Se mi chiedono aumenti di stipendio cosa faccio? Per fortuna non lo fanno spesso... Milito lo ha fatto nel momento sbagliato» . Tocca al fairplay finanziario: « Investire nei giovani è per mettere in condizione la società di avere un equilibrio maggiore di bilan cio. Tra qualche anno sarà obbligato rio e non possiamo arrivare all’ultimo minuto a farlo. Il , fairplay finanziario aiuta ad avere razionalità nel progetta re il futuro, anche se qualche sacrificio è necessario. La società è più impor tante di tutto. E’ chiaro che mi dispia ce vendere un giocatore in cui credo e a cui sono affezionato, ma ripeto, la so cietà è più importante di tutto il resto».