La penna degli Altri 28/12/2010 10:40

I 173 mila che vanno in Barça

Ma come funziona l’azionariato popolare in Europa? Funziona, innanzitutto. E già questa non è male come premessa. La summa divisio è tra quattro club spagnoli (, Osasuna, Atletico Bilbao e Real Madrid),
dove si è soci direttamente del club, e il resto d’Europa, dove il tifoso è socio del "trust", termine che fa molto Rockefeller e che sta invece a indicare la struttura giuridica che fa da tramite tra il socio e il club. Un esempio
classico è quello del Bayern Monaco: il 90% del capitale è detenuto dal FC Bayern München AG, l’azionariato popolare made in Baviera, mentre il restante 10% è in mano all’Adidas. "Il Romanista" ha preso in esame quattro modelli di azionariato popolare. Quelli di , Bayern Monaco, Benfica e Real Madrid.
La prima puntata del viaggio ci porta ai piedi del Camp Nou, della Masia, il vivaio blaugrana dove il baby Leo è diventato il fuoriclasse . Di un club che è més que un club. Più che un club. Dalla terra di Gaudì fiorisce
un calcio diverso. Il è orgoglio. È patria. È il migliore sponsor per gli aneliti di libertà del popolo catalano. Sono loro, gli azionisti, i fieri datori di lavoro di Guardiola. È a loro che deve rispondere il presidente Sandro Rosell. Che mesi fa, a proposito dell’acquisto di Mascherano dal Liverpool, disse: «Non intendo buttare i soldi dei soci dalla finestra».
 
LA POLISPORTIVA
Costituita nel 1899, il è una polisportiva. Una delle più importanti al mondo. Il calcio comanda solo per visibilità. Ma il , a livello professionistico, è anche basket, pallamano e hockey. A livello dilettantistico,
è invece anche calcio femminile, calcio a cinque, hockey su prato e su ghiaccio, ciclismo, rugby e baseball. Finanziariamente, dal 1994 poggia sulla Fundació , il forziere del FC. Una cosa è dunque la fondazione, un’altra è il FC. Il club, sezione calcio.
 
GLI SCOPI
Tra gli obiettivi della Fundació , una fondazione e quindi un ente senza scopo di lucro, c’è anche e sopratutto il sostegno alle linee strategiche del club. Anche. Perché il , sia come fondazione sia come club, opera a 360 gradi sul territorio per la promozione e organizzazione di eventi, attività e progetti a carattere sociale, culturale, scientifico e ricreativo. I partner principali sono le istituzioni locali. Un esempio. In passato sono stati siglati importanti accordi con il Dipartimento del Commercio e del Turismo per promuovere l’immagine della regione catalana all’estero. Attraendo così turisti da tutto il mondo.


I SOCI
All’ultimo censimento, il 10 febbraio 2010, i soci erano 173.071, di cui 132.707 uomini e 40.994 donne. La parte del leone la fa la Catalogna, ovviamente. Ma i soci stranieri sono 23.040. Quanto costa diventare membro del ? Fino a 5 anni si paga 38,50 euro l’anno; da 6 a 14 anni, 78 euro; da 15 in poi, 161,50 euro. I benefici non si contano. Specie per il club. Assumendo una quota media di 80 euro a socio, parliamo di quasi 14 milioni di euro l’anno. E i vantaggi per i membri? Si va dai tour gratis al Camp Nou e al museo del
, fino a prelazioni per le trasferte e sconti sui biglietti delle partite: per quella del 2 gennaio con il Levante, è del 20%. I soci possono partecipare all’Assemblea Generale, eleggere il presidente, eleggere o essere eletti nella Giunta Direttiva, oltre che partecipare alle attività sportive, sociali, ricreative e culturali organizzate dal club.
 
GLI ORGANI DIRETTIVI 
L’Assemblea Generale è il cuore del sistema. Convocata dalla Giunta, approva il bilancio annuale e il budget per l’anno successivo, determina le quote ordinarie e di ingresso per i soci, le spese straordinarie, autorizza l’acquisto o la vendita di beni materiali del club e la Giunta a stipulare contratti per lo sfruttamento dei diritti e per la pubblicità, approva le proposte dei soci (che però abbiano un quorum di sottoscrizioni, altrimenti si rischierebbe la paralisi) e modifica lo statuto. Il Presidente guida le riunioni di Assemblea, Giunta, Senato dei soci e di ogni Commissione (Economica e Disciplinare). È eletto ogni quattro anni dai soci con più di 18 anni
e almeno un anno di iscrizione alle spalle. E può restare al comando al massimo per due mandati consecutivi. La Giunta rappresenta l’organo di governo del club. Dura in carica 4 anni, delibera sull’ammissione dei soci, convoca l’Assemblea, predispone bilancio e budget, definisce la politica e gli obiettivi della società. Il Senato è un organo collegiale, di carattere consultivo, composto dai soci più anziani.
Supporta il Presidente e la Giunta. Tutto qui? Macché. C’è persino un sindacato dei soci. Perché d’accordo, il è més que un club. Ma anche lì c’è mésdi un furbo.
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