La penna degli Altri 08/12/2010 10:53

La Roma vuole vincere la partita da 8 milioni di euro

Alla pressione finanziaria vanno aggiunti altri due particolari: il ruolino di marcia in trasferta della Roma tra Italia ed Europa (6 sconfitte, 3 pareggi e 2 vittorie, ma una era il derby) e lo stato d’animo dopo aver preso un solo punto tra Palermo e Chievo Verona. Ecco perché Ranieri, in conferenza stampa, è caduto nel più classico dei lapsus freudiani: «A Palermo ci sta di perdere, il vero passo falso è stato contro il Chievo. Abbiamo giocato bene il primo tempo e male il secondo. È giusto avere perso». Un pareggio, quando hanno vinto Milan, Lazio, e , sembra proprio una sconfitta. A tener banco, però, c’è soprattutto il tema del . A Verona sono andati contemporaneamente in panchina , Borriello, Menez e Pizarro, creando molta sorpresa e lasciando in sospeso una domanda: quando hanno saputo dell’esclusione? Risposta di Ranieri: «Gliel’ho detto all’ultimo minuto».

Non sarà un gran esempio di dialogo, ma è sempre l’allenatore a dover prendere l’ultima decisione. «L’esperienza del , forse, per qualcuno è nuova. Il gruppo, però, si deve adeguare a questa realtà, perché per me sono tutti titolari. E le cose nuove, spesso, non sono indolori». Poco ma sicuro. Nell’occasione — con Riise, Perrotta e Pizarro rimasti a casa, Cassetti e Menez diffidati, Juan riaggregato al gruppo dopo i problemi familiari che lo hanno tenuto fuori a Verona —, i ballottaggi sono i soliti, con , Vucinic e Borriello in due per tre maglie e con Cicinho che potrebbe avere una chance. In questo stadio, nel novembre di due anni fa, la Roma di Spalletti vinse 3-1, con doppietta di Brighi e gol di . Sembra di parlare di un passato molto remoto. Anche per il Cluj, che all’epoca era la squadra emergente del calcio rumeno e che adesso vivacchia a metà classifica in campionato ed è gia al terzo allenatore stagionale.