La penna degli Altri 18/12/2010 10:03

Totti sincero «L’avversaria che volevamo»

Politichese E già. Proprio come il , il Real, il Chelsea o il Manchester United delle sette, dicasi sette pappine ( do you remember?). A Roma la notizia è stata accolta da un’improvvisa nevicata e da altre frasi di circostanza. Giura Claudio Ranieri. «Io non avevo preferite, io spero soltanto di arrivare in forma all’appuntamento, perché saranno due sfide da dentro o fuori. Lo Shakhtar è una buona squadra, come tutte quelle allenate da Lucescu: buone individualità, buon calcio, due esterni molto bravi come Rat e Srna e due attaccanti veloci. Ha vinto cinque delle sei partite del girone, di sicuro sarà una gran bella partita. E poi la Roma l’ha già affrontata, il bilancio è in parità: una vittoria e una sconfitta». Il precedente citato da Ranieri è unico e risale al girone della 2006-07: 4-0 romanista all’Olimpico, 1-0 ucraino a Donetsk. La Roma volò agli ottavi, lo Shakhtar fu retrocesso in Europa League.

Progressi Da allora, però, qualcosa è cambiato. Lo Shakhtar è una squadra più matura, anche in Europa (nel 2009 ha vinto l’Europa League). In patria è autoritaria (in testa alla classifica con 12 punti di vantaggio sulla Dinamo Kiev). Come quattro anni fa è squadra multietnica con alto tasso brasiliano, soprattutto in attacco: il naturalizzato croato Eduardo (ex , quello del terribile infortunio) fa coppia con Luiz Adriano. E in panchina c’è sempre quella vecchia volpe di Lucescu. Però il campionato ucraino è fermo e riprenderà solo il 5 marzo, tre giorni prima del decisivo ritorno con la Roma. Sincerità Quindi... «È una delle squadre che volevamo, meno difficile del solito, anche se il clima a marzo sarà ancora molto freddo», il commento di . E il d.s. Daniele Pradè: «Non facciamo gli ipocriti, un sorteggio che ci piace». Finalmente, viva la faccia.