La penna degli Altri 12/12/2010 10:41
Un anno di Olimpico, teatro dei nostri sogni

Ma matematico. Lo stratosferico girone di ritorno della Roma, 48 punti in 19 partite, ha permesso alla squadra di Ranieri di conquistare con largo anticipo il titolo di miglior squadra del 2010. Attualmente, la Roma ha 75 punti: ai 48 del girone di ritorno, bisogna sommare i 4 ottenuti negli ultimi due incontri del girone di andata 2009/10 più i 23 del campionato attuale. LInter ne ha 66 e si fermerà qui. Dovendo giocare il Mondiale per club, alias la Coppa Intercontinentale, posticiperà al 2011 sia la sfida con il Cesena, sia quella con la Fiorentina. Ma il bello è che di questi 75 punti, che per farci «contenti» - Ranieri dixit - dovrebbero diventare 78, la Roma ne ha conquistati ben 45 in casa. Se mettiamo a confronto le quattro grandi della Serie A, Roma, Milan, Inter e Juventus, nella classifica casalinga dellanno solare i giallorossi sono primi. Seguono il Milan con 44, lInter con 38 e la Juve con 26. Se oggi la Roma ci dovesse rendere «contenti», andrebbe a 48 e sarebbe aritmeticamente imprendibile. Laureandosi così anche squadra con il miglior rendimento interno del 2010. I rossoneri sono infatti impegnati a Bologna. Anche se sabato prossimo - ultimo appuntamento dellanno solare - dovessero aggiudicarsi lo scontro diretto con la Roma, andrebbero a 47. Ricapitolando: la Roma campione dellanno solare potrebbe guadagnarsi, oggi, anche un altro titolo. Virtuale pure questo. Ma indicativo. Quello di squadra più forte tra le mura amiche. Olimpico fortezza? Così sembrerebbe. Così dicono i numeri. E invece no, non è stato sempre così. O meglio: analizzando il ruolino di campionato in questo 2010, lo è stato nel 94% delle volte. Nel suo stadio, dal primo gennaio, la Roma ha vinto 14 partite (che diventano 16 se conteggiamo anche Lazio-Roma del 18 aprile e Lazio-Roma del 7 novembre) e ne ha pareggiate tre.
Ne ha persa una sola. Purtroppo, la più importante di tutte. Quella con la Sampdoria (1-2, e non cè nemmeno bisogno di ricordare quel pazzo marcatore...). Lì, a casa sua, la Roma ha gettato al vento uno scudetto dopo una rimonta comunque leggendaria. LOlimpico è stato una fortezza anche in Coppa Italia. Lo è stato fino alla finale del 5 maggio con lInter. Poi no. Ma se consideriamo lOlimpico campo neutro, come peraltro statistica impone, almeno per la Coppa Italia lo stadio romanista è rimasto inespugnato. Due sole volte, invece, lOlimpico è stato violato in Europa. Il primo sacrilegio ci è costato leliminazione dalla Europa League, alias Coppa Uefa. Ritorno degli ottavi di finale, era il 25 febbraio, la Roma doveva rimontare la sconfitta per 3-2 subita ad Atene ad opera del Panathinaikos. Le premesse per far valere la legge dellOlimpico e approdare ai quarti cerano tutte. Lundici di Ranieri si è invece fatto sorprendere nella partita meno indicata: 3-2 di nuovo. Per i greci, ovviamente. Il secondo affronto si è consumato con il Basilea, in questa Champions League. Un 1-3 sorprendente quasi (quasi) quanto il 2-3 col Panathinaikos. Sampdoria, Inter, Panathinaikos. Tre passi falsi che non minano lincredibile cammino della Roma nella propria tana. Ma che sono costati una stagione splendida. Fallire una tappa facile, come è sulla carta la partita col Bari, vorrebbe dire pregiudicare forse definitivamente anche il primo obiettivo di questa stagione. Lo scudetto. E quindi far andare di traverso i primi panettoni ai romanisti. Fateci il favore, ascoltate Ranieri e rimandateci a casa «contenti». Per la statistica? Ma noi, dài. Perché siamo tifosi. E perché quindi, noi, allo scudetto della Roma ci crediamo veramente.