La penna degli Altri 15/01/2011 11:00
Attacco aggrappato ai colpi di Jimenez

COSPORT (A. POLVEROSI) -
Due settimane, quattro partite. Nellordine: la Roma in casa, lInter a San Siro (recupero di campionato), il Milan ancora a San Siro, il Lecce in trasferta. Vale a dire: tre avversarie in corsa per lo scudetto e una, lultima, quella che chiude il gennaio di fuoco dei romagnoli, per un vero scontro diretto per la salvezza. Dopo la Ro ma, il Cesena avrà la bellezza di tre partite di fi la in trasferta: un record di cui avrebbe fatto vo lentieri a meno, soprattutto in questo momento. Lecce-Cesena si gioca il 30 gennaio, il giorno dopo si chiude il mercato. E difficile immaginare come sarà quel giorno lorganico di Ficcadenti. Se a Campedelli e Minotti riuscisse il colpo stratosferico di Mutu, sarebbe tutta unaltra sto ria. Adesso invece, alla vigilia della Roma e nel la settimana che precede il doppio San Siro (In ter e Milan in quattro giorni è roba pesante per il Cesena attuale), ci si può soffermare solo sul le difficoltà di questa squadra, difficoltà legate in maggior parte alla zona offensiva.
POCHI GOL - Tredici reti, il secondo peggior attac co del campionato insieme a quello del Genoa e davanti a quello del Bari, appena cinque marcatori, Bogdani con 4 gol, Jimenez con 3, Parolo con 2, Ceccarelli, Colucci e Giaccherini con uno a testa, più unautorete a suo favore di Guana. Allinizio il Cesena poteva contare sul ritmo e lintensità che si appoggiavano sulla solida orga nizzazione tattica. La fantastica vittoria sul Mi lan era nata proprio su queste basi. Poi però è calata la tensione, è diminuita la forza fisica e le carenze tecniche sono affiorate in modo sempre più evidente. Lultima partita interna, col Genoa, è lesempio dei problemi di questa squadra che aveva negli esterni Giaccherini e Schelotto, e soprattutto nei movimenti sulle due fasce, il punto di forza. Contro una delle formazioni più pallide di questo periodo, il Cesena non ha mai trovato lo spunto vincente, mai costruito azioni davvero incisive.
LA MAGIA DI JIMENEZ - Serve, al Cesena, tutta la qualità di cui dispone il cileno. La squadra che ha problemi a produrre gioco deve farsi aiutare da chi ha la giocata nel proprio talento. La vitto ria di Brescia del 6 gennaio è stata fondamenta le per il rilancio dei romagnoli che quella sera hanno staccato di 3 punti i diretti avversari, fa cendo un bel passo verso la salvezza. E il primo gol, di quella vittoria, porta la firma di Jimenez. Il Cesena si è aggrappato al suo fantasista e non può farne a meno.