La penna degli Altri 21/01/2011 10:41
Date e divieti, la Roma sarrabbia

Il dubbio era tra mercoledì 26 e giovedì 27. Probabilmente dopo essersi consultati con la Rai, titolare dei diritti tv per la Coppa, a Milano hanno optato per la seconda data. Informalmente, la Roma è stata già avvisata. E a Trigoria la notizia non è stata affatto presa bene. Il problema è che la squadra di Ranieri, in questo modo, sarà costretta a sostenere due trasferte impegnative nellarco di 72 ore: giovedì a Torino, domenica a Bologna.
Juve-Roma si giocherà, oltretutto, senza quella (grossa) parte di tifosi romanisti che non si sono tesserati. E questo non lo ha stabilito la Lega, ma il Viminale. È stata vietata la vendita dei biglietti ai residenti nella regione Lazio. Come al solito, sono esclusi dal divieto i titolari dellAs Roma Club Privilege, la tessera del tifoso giallorossa. Dal Ministero fanno sapere che i 6 arresti e le 56 denunce, diretta conseguenza degli incidenti al derby, non centrano nulla. Che comunque era tutto già deciso. Che contavano i precedenti, negativi, tra le tifoserie di Juve e Roma. E che, semmai, questi ultimi disordini influiranno sulle future determinazioni che avranno ad oggetto il derby romano. Eppure, tutto questo non può avere certamente messo di buon umore gli uomini del Casms, il Comitato di analisi sulle manifestazioni sportive.
Le pessime notizie non si esauriscono con Juve-Roma. Chi abita nel Lazio non potrà acquistare nemmeno i tagliandi di Bologna-Roma, ventiduesima di campionato, il 30 gennaio al DallAra. Le ragioni? I rapporti, pessimi, tra le due curve. Esattamente come per la trasferta di Torino, il lasciapassare sarà lAs Roma Club Privilege. Niente romanisti non tesserati a Torino, niente nemmeno a Bologna. Lultima volta che i tifosi giallorossi si erano dovuti arrendere alle limitazioni del Viminale eravamo ancora nel 2010 (Chievo-Roma del 4 dicembre). Poi, a sorpresa, era stato concesso il via libera ai romanisti per una trasferta sulla carta pericolosa come quella con il Milan.
I tifosi giallorossi hanno trovato il semaforo verde anche per quelle successive, con Samp e Cesena. Adesso lo stop. Non ci voleva. Sottolineava Ranieri prima dellimpegno al Manuzzi: «Un conto è avere i tifosi sempre al nostro fianco, un altro è non averli». A Cesena si sentivano solo loro. I tifosi della Roma. E abbiamo vinto. Come a Milano e come sarebbe accaduto a Genova, se non fosse stato per la giornata storta (eufemismo) di quel fuoriclasse brasiliano che porta il nome di Juan.