La penna degli Altri 25/05/2011 10:29
Pioli e Deschamps, ecco come può cambiare la Roma

Attualità Nel giorno in cui arriva lok dellAntitrust alla cessione (ok benedetto anche da Alemanno), noi partiamo da Montella, che in questo finale si è affidato al 4-2-3-1 e che si sente ancora in corsa per la panchina. È dura che resti lui, ma nelle difficoltà che stanno trovando Sabatini e Baldini nellindividuare il nome giusto, cè anche una piccola possibilità che alla fine si resti così. In tal caso, probabilmente Montella cambierebbe molte cose, trasformando il modulo in un 4-3-3 molto più offensivo (sperimentato a lungo con i Giovanissimi Nazionali, prima di prendere il posto di Ranieri), quasi ispirandosi al Porto di Villa Boas. Due esterni forti nella corsa e nelluno contro uno, con una punta (Totti, ma in questo caso Borriello sarebbe lideale) agile e potente.
Da Verona Oggi, però, tra le piste più probabili cè quella che porta a Stefano Pioli, allenatore del Chievo. «Se mi sento pronto per una piazza come Roma? Direi di sì, altrimenti non sarei andato a parlare con chi sta costruendo il futuro della squadra...» , ha detto ieri lallenatore parmigiano a Romanews. eu. Questanno il suo Chievo ha giocato con il 4-3-1-2, con una punta mobile e veloce come Pellissier e unaltra potente (Moscardelli). Nella Roma, la coppie potrebbe essere formata da Roma e Borriello, con il giovane talento argentino Erik Lamela (19 anni, River Plate), sui cui Sabatini ha messo più di un occhio addosso, come trequartista. Poi un centrocampo muscolare e talentuoso: Constant (che è un pallino di Pioli e che ieri il Chievo ha ufficializzato di aver riscattato dal Chateauroux) a sinistra ed il brasiliano Sandro (del Tottenham) a destra, con De Rossi a giostrare invece al centro. Linea di difesa intatta, con la sola novità di Marchetti (su cui però cè anche il Genoa) in porta.
Stile francese «Deschamps alla Roma? Tutte cavolate» , ha detto ieri Jean-Claude Dassier, presidente dellOlympique Marsiglia. Deschamps, però, è stato contattato dalla Roma. Dovesse arrivare lui, il modulo sarebbe quel 4-3-3 con cui il tecnico ex Monaco (che nel 2004 portò in finale di Champions dal nulla) e Juventus ha riportato Marsiglia a vincere (lo scorso anno, titolo e coppa) a 17 anni dallultimo trionfo. Gli esterni dattacco, questa volta, potrebbero essere due ali molto veloci come Palacio (vecchio pallino di Sabatini) e Diego Rubio (18enne cileno del Colo Colo). A centrocampo, invece, unidea potrebbe essere Lucho Gonzales, argentino che Deschamps ha valorizzato a Marsiglia. E con Didier, potrebbe anche restare Jeremy Menez. Per il resto, tutto come prima. Sempre considerando che è solo un gioco. O quasi...