La penna degli Altri 29/05/2011 11:17
Viviano: «Se la Roma vuole sono pronto subito»

Viviano, ormai siamo ai saluti tra lei, il Bologna e Bologna.
«Può darsi di sì e può darsi di no, anche se a questo punto ci sono buone probabilità che me ne vada».
La decisione definitiva chi deve prenderla?
«Devono parlare di nuovo Inter e Bologna, e a quanto ho capito una soluzione potrebbe essere trovata entro tempi brevi dopo il colloquio che cè stato tra il presidente Massimo Moratti e Bagni».
Ma la sua idea qual è?
«La mia idea è che nel caso in cui saltasse fuori unoccasione importante sia per me che per il Bologna, che a quel punto con me potrebbe fare cassa, sarei pronto ad andarmene».
Per andare a fare il titolare?
« Questo è sicuro. Attenzione, non è che io non voglia andare a fare il secondo allInter, posso assicurarvi che questo non è neanche lobiettivo dellInter».
Come dire: fino a quando allInter ci sarà Julio Cesar, non potrà esserci Viviano.
«E così, anche lInter è daccordo».
Lei più di una volta aveva detto che fare un altro anno a Bologna sarebbe stato costruttivo: cosa le ha fatto cambiare idea?
«Ho limpressione che prima ci fossero più certezze. Poi lo sapete come sono fatto, ammetto di avere lambizione di poter giocare in una squadra che lotta per altri traguardi».
Come la Roma, tanto per intenderci.
«Mi dicono che la Roma sia interessata a me, ma non mi sembra che per il momento ci sia qualcosa di concreto. Comunque non ci sarebbe solo la Roma... ».
Si riferisce al Genoa?
«Sì, mi risulta che anche il Genoa mi voglia».
Ma lei chi vorrebbe tra la Roma e il Genoa?
«Un conto sono gli interessamenti e un conto è quando due società si mettono a sedere attorno a un tavolo. E poi non so quale sia il pensiero dellInter su queste due richieste».
Non ha risposto: lei allInter avrà fatto sapere dove preferirebbe andare a giocare tra Roma e Genoa.
«Non ho ancora parlato di futuro con lInter. Al di là di ciò dico che sono due piazze molto importanti, anche se differenti ».
Lei accetterebbe di andare sia a Roma che a Genova, dunque?
«Sì. Poi è anche vero che la scelta definitiva dipenderebbe dai programmi della società e anche dalla formula del trasferimento».
Il che significa che non vorrebbe muoversi in prestito?
«Non avrei alcun problema a muovermi in prestito e questa formula potrebbe anche essere la più gradita allInter».
Ci sembra di capire che il suo domani continua a vederlo a Milano.
«Lobiettivo è arrivare là un giorno».
Lei è ritenuto almeno da Prandelli uno dei tre più forti portieri dItalia.
«E ciò mi fa essere un uomo felice. Da parte mia io lavoro al massimo per meritarmi sia la Nazionale che lInter».
Ma anche in Nazionale deve saper attendere il suo turno.
«E attendo volentieri, Buffon è ancora il più forte portiere del mondo».
Ma lei sa che la gente di Bologna si è legata al dito quello che è successo alla fine di Bologna-Bari?
«Vi riferite al fatto che non sono andato sotto la curva?».
Sì. A proposito, perchè non ci è andato?
«Perché sono un c... ne. Giuro, ero talmente arrabbiato per lo 0-4 che non ho pensato al fatto che fosse lultima partita. Voglio chiedere scusa a tutti».
Una parte di Bologna cè rimasta talmente male da dire addirittura che ora Viviano può anche andarsene.
«Ci sono rimasto male io prima di tutti. Comunque, non per giustificarmi, ma una cosa voglio dirla. In due anni a Bologna non sono andato sotto la curva solo una volta, domenica passata».
Appunto: quello delladdio per lei, e per quanto riguarda la squadra quello di far dimenticare un finale di campionato da mani nei capelli.
«Quello che ci è accaduto è difficile da capire, anche perché nel caso in cui lo avessimo capito avremmo evitato di fare quelle brutte figure».
Mica dirà che è colpa della società, con tutti quei presidenti cambiati?
«Le colpe sono sempre di quelli che vanno in campo, anche se in qualche misura tutti questi cambi possono aver finito per incidere».