La penna degli Altri 19/06/2011 13:00
L'americano ancora non c'è, la Roma avanti con le deleghe

Il piano Usa, tuttavia, va avanti: a fronte dei viaggi e delle mosse di Sabatini, verrebbe quasi da dire che la presenza di DiBenedetto non sia indispensabile. Il dominus del progetto sportivo oggi è il ds: una volta ufficializzato l'allenatore, Luis Enrique, l'uomo scelto dagli americani si appresta a mettere a segno i primi colpi di mercato. Oggi Sabatini va a Londra per capire se è possibile acquistare Clichy, terzino sinistro dell'Arsenal. Da lì domani volerà Buenos Aires (obiettivi Lamela e Alvarez), in settimana farà tappa a Barcellona per chiudere l'operazione Bojan. Quindi è previsto un nuovo incontro con il procuratore di Vucinic per rifare il punto della situazione.
Nel frattempo, nella Capitale c'è una bandiera a mezz'asta. Bruno Conti ha incassato la proposta di tornare a curare il settore giovanile. L'incarico di per sé non sarebbe svilente, il modello Cantera è al centro del progetto di Di-Benedetto, non fosse che la Primavera e gli Allievi Nazionali non resterebbero sotto il suo stretto controllo, bensì sotto la giurisdizione di chi si occupa della prima squadra.
Così il cuore di «Marazico» è finito in tormenta. Martedì comunicherà la decisione: il suo amore smisurato per la Roma e un contratto ereditato dai Sensi da 500 mila euro lordi fino al 2013 finiranno per soffocare il mal di pancia. A Trigoria, pur senza DiBenedetto, tira aria nuova. A meno di un clamoroso addio, sarà costretto a respirarla anche Conti. Uno che non avrebbe avuto difficoltà a farsi eleggere «sindaco de' Roma» con i voti della Curva Sud.