La penna degli Altri 04/06/2011 11:14
Roma, il piano per Lamela

RILANCIO - Sabatini volerà di nuovo in Argentina dopo la metà di giugno. Il viaggio è stato già prenotato, cè da fissare solo il giorno. Dopo aver trovato, nel precedente viaggio a Buenos Aires, laccordo con il papà di Lamela sulla base di un contratto quinquennale, questa volta il ds giallorosso si presenterà alla sede del River Plate pronto a rilanciare con unofferta che possa convincere la dirigenza argentina a lasciar partire il loro gioiello. Difficile, però, che saranno offerti venti milioni di euro, come vuole il River. Lidea, infatti, è di ripetere loperazione che Sabatini fece al Palermo quando portò Pastore. Cioè acquistare, per ora, solo una parte del cartellino che per il venti per cento circa è della famiglia del giocatore e del suo procuratore. Questo consentirebbe al River di incassare subito un certo cash (dieci milioni), conservando i futuri profitti che sarebbero garantiti ancora dalla Roma o da uneventuale cessione da parte del club giallorosso. Sarà fondamentale convincere Daniel Passarella, presidente del River, ad accettare questo tipo di soluzione, potendo contare anche sul supporto, certo non secondario, dello stesso Lamela che, attraverso il papà, ha già fatto sapere che la prossima stagione giocherà in Europa e in un club italiano. In Argentina, inoltre, Sabatini continua a tenere sotto osservazione lesterno difensivo del Boca Monzon.
GIOVANI - Come detto, a Sabatini continuano ad arrivare decine di telefonate al giorno da parte di procuratori e affini pronti a garantirgli laffare del secolo. Del resto, un po tutto il mondo sa come la Roma sia alla ricerca di talenti giovani, in grado di supportare il presente e garantire il futuro. E sufficiente che, in qualsiasi parte del mondo, ci sia un giovane di belle speranze perché squilli il cellulare del nuovo ds romanista. Come, per esempio, nel caso di Leandro, attaccante del Gremio, uno che ha appena compiuto diciotto anni, dodici maggio 1993, giocatore che viene considerato in Brasile un sicuro prospetto, si può prendere senza spendere una cifra esagerata, ma ha la controindicazione di non avere in tasca nessun passaporto comunitario. Lo stesso problema che ha Danilo, classe 1991, jolly di centrocampo del Santos, giocatore per certi versi decisamente più pronto e con un valore di mercato già lievitato oltre i cinque milioni di euro. Chi invece ha una passaporto italiano, oltre a quello argentino, è lattaccante Alejandro Martinuccio, ventitrè anni, tesserato con il Penarol di Montevideo. Ma il passaporto, almeno in questo caso, non dovrebbe garantire nessuna corsia preferenziale alla punta del Penarol.