La penna degli Altri 09/07/2011 11:01
Balbo: "Erik vi incanterà. Noi argentini non falliamo"

Oggi, invece, la quotidianità racconta tutta unaltra storia: con lavvento di Walter Sabatini è la terra dei gauchos a diventare la meta preferita per i sogni degli apprensivi tifosi giallorossi. Erik Lamela rappresenta il biglietto da visita del nuovo corso societario: un ragazzo talentuoso e di sicura prospettiva a cui mezza Europa strizzava locchio. Lui, però, a scelto la Magica per sbarcare nel calcio dei grandi: è partito da Buenos Aires fino ad arrivare nella Città Eterna, perché era (ed è) Roma il suo sogno da rincorrere, calciare e vivere. A poche ore dalla chiusura della trattativa col River Plate, ad un passo dallufficializzazione del suo acquisto, abbiamo fatto quattro piacevoli chiacchiere con Abel Balbo: ieri fenomenale bomber romanista, idolo della Curva Sud, capitano antecedente allera tottiana e oggi allenatore dellAtletico Arezzo, in serie D. Per lex centravanti della Seleccion, infatti, quello argentino è un mercato senza segreti: non sono in molti a sapere che prima di iniziare la sua carriera in panchina, Abel ha fatto il procuratore sportivo, losservatore, e il socio-consulente di Eduardo Bermudez, uno fra i massimi conoscitori del panorama calcistico albiceleste. Calmo e paziente come impone la sua natura, luomo dei settantotto gol con la maglia della Roma, ha disegnato un profilo intrigante e appassionante di Lamela.
Manca poco per lufficializzazione di Lamela alla Roma. Contento?
È un giocatore molto interessante, fra i migliori che si sono messi in luce in Argentina negli ultimi anni. Mi piace e credo che possa regalare molte soddisfazioni.
Abel, è un acquisto di prima fascia?
Dipende da come si interpreta questa espressione. E un ragazzo con tanto talento ma deve ancora crescere un po. Se viene preso per fare subito la differenza, certamente è uno sbaglio. Va aiutato a maturare e a misurarsi adeguatamente con un campionato complicato come quello italiano. Lesperienza col River Plate è stata importantissima ma non dimentichiamoci che anche lì, in patria, come logico, ha alternato partite di altissimo livello a match in cui si è visto poco. Tuttavia, vi posso assicurare che quando prende palla è un calciatore che incanta.
Ci spiega a quale categoria di giocatori appartiene?
È molto moderno, abile e dotato di un bel passo. Sicuramente riesce ad abbinare qualità fisiche a caratteristiche tecniche di rilievo. Certo, sarebbe impensabile immaginare che allinizio non troverà difficoltà ma, col tempo e con la pazienza, tutto si accomoderà per il meglio.
In una cosa è già riuscito: eccitare le fantasie dei tifosi.
Non male per un diciannovenne. Ripeto: va aiutato. È impensabile che faccia la differenza subito. Bisogna stare attenti perché conosciamo tutti le difficoltà di Roma: un giorno sei un fenomeno, quello dopo una schiappa. Lamela avrà parecchi momenti di difficoltà e servirà laiuto dellallenatore per supportarlo e fargli capire quanto potrà essere importante allinterno del progetto.
Per fortuna che cè Nico Burdisso. Lui ha tutte le caratteristiche del papà.
Certamente, Nicolas sarà al suo fianco e lo consiglierà nel modo migliore. Ma dovranno appoggiarlo pure i compagni per scortarlo fuori dalle situazioni più complicate.
Comè caratterialmente?
Non mi preoccupa perché un argentino difficilmente fallisce sotto questo aspetto.
Si è partiti da venti milioni di euro fino ad arrivare a dieci. È il giusto prezzo?
Direi di sì. È una grande promessa ma non ancora completamente affermata. Lanno disastroso col River non laiutato e, comunque, è stato uno dei pochi a salvarsi. Ad oggi è un investimento importante, fra un paio danni potrà triplicare il suo valore.
Tutti si domandano: è pronto per fare il titolare?
Perché no! Bisogna dargli fiducia e sostenerlo nei periodi più complicati. Non so chi rimarrà a Roma, non conosco le strategie di Sabatini, ma anche giocarsi una maglia da titolare con gli altri attaccanti sarà utilissimo per farlo crescere e sfondare.
Offre maggiori garanzie come punta oppure da trequartista?
Se Luis Enrique adotterà il 4-3-3, penso potrà fare lattaccante esterno di sinistra. Quello, forse, è il ruolo a lui più congeniale. Come trequartista ha una piccola carenza: è un tipo da palla incollata al piede e non manda i compagni spessissimo in porta.
Crede a chi sostiene che verrà girato al Palermo per arrivare a Pastore?
Per niente. Queste operazioni si fanno al buio, si decidono prima e non si fa arrivare il giocatore in casa propria per poi girarlo dopo pochi giorni.
Meglio Ricky Alvarez o Erik Lamela?
Ad oggi, e sottolineo ad oggi, Alvarez è più maturo, ha unesperienza diversa rispetto al connazionale ed è potuto crescere nel Velez, una fra le migliori società argentine. Il domani è tutto per Lamela.
Dopo tanti brasiliani, ora si punta sugli argentini. Di solito i primi incantano, i secondi vincono. È daccordo?
Non posso che esserlo (ride, ndr). Caratterialmente, noi argentini siamo molto vicini agli italiani e possiamo contare su una dote in particolare: facciamo molto gruppo allinterno dello spogliatoio, cerchiamo di vincere aiutandoci con i compagni.