La penna degli Altri 18/07/2011 10:30

Tancredi: "La Roma è casa mia"

RICORDI (...) « Sono felice, non mi aspetta­vo di rientrare a Roma, devo tantissimo a Bal­dini che mi ha riportato a casa, ventisette anni di militanza a Roma, lametà dei miei anni e ringrazio anche Capello che mi ha dato il permesso di portare avanti entrambi gli impegni e soprattutto ringrazio la fiducia accorda­tami da Luis e tutto il suo staff, ho avu­to la fortuna di lavorare in Spagna un anno e sono legato a quella terra ». (...)

NAZIONALE -Continuerà a lavorare an­che per la Nazionale inglese fino all’Eu­ropeo del prossimo giugno:«Ne abbia­mo parlato con Baldini e Luis. Quando non ci sarò ci penserà il mio valido col­laboratore Guido Nanni. Abbiamo lo stesso modo di interpretare il ruolo del . Riposerà meno, ma non sarà un problema. Sarà così fino all’Euro­peo, il secondo anno invece lavorerò so­lo per la Roma, visto che ho firmato un contratto biennale». Sono cambiate tan­te cose da quando vinse lo scudetto e da quando ha lasciato la Roma:«L’ambien­te è sempre più bello, qui a Riscone ci ho lasciato il cuore, ci vengo a fare le vacanze, la gente è accogliente, si fan­no tutti in quattro per farci lavorare be­ne ». La Roma non sa ancora chi sarà il titolare, ma la scelta è caduta su Kameni, il cui acquisto sarà uffi­cializzato oggi:«Lavoro con i por­tieri che mi mette a disposizione la società, sono ve­nuto qui per alle­narli, ho trovato grandissima di­sponibilità da parte di tutti. E’ innegabile che Curci lo conosco meglio, ho lavora­to con lui nel set­tore giovanile, ha avuto delle pro­blematiche nelle ultime stagioni. Dal punto di vista tecni­co non si discute, ma ci vogliono anche altre qualità ». (...)

PASSATO -Con la Roma non si era lascia­to bene. Ma ormai è cambiato tutto e preferisce metterci una pietra sopra:«E’ stato anche per colpa mia, non ho brillato in comunicazione, anche da gio­catore facevo un’intervista all’anno e anche male, non ho saputo far capire il disagio del momento. Ho commesso unerrore in buona fede. Però adesso sono talmente felice di essere tornato alla Roma che voglio solo guardare avanti, sono tornato in quella che per ventisset­te anni è stata la mia famiglia, la mia casa. Mi piace essere giudicato come dei portieri non come ex, anche se del mio passato sono orgoglio­sissimo, guai a chi me lo tocca».Nella Roma offensiva che ha in mente Luis Enrique il dovrà giocare mol­to con i piedi:« Ma questo è un discorso molto equivocabile. Facciamo appositi allenamenti per poter dare al tranquillità e confidenza con la linea di difesa. Il titolare lo de­cide il campo. E’ meglio avere più portieri bravi che devono lavorare per conquistare la fidu­cia dell’allenatore».

(...) Il futuro potrebbe essere di Ka­meni. Ma sarà un da Roma? « Lo conosco, sono stato un anno al Re­al Madrid, aveva quattro anni di meno e l’ho seguito, ha giocato bene. Quello che farà la società e l’allenatore, ce lo teniamo per noi, quando avverranno certe situazioni ve lo diremo». Abbotto­natissimo, come quando giocava.