La penna degli Altri 23/08/2011 11:45
Tante parole, fatti pochi. Sta per finire il regno Totti

E' ri, Viviani, Okaka e Bojan. Ma forse non c'è bisogno di ricorrere ad un'amara ironia per demistificare la situazione della squadra. stato assunto a modello della nuova Roma che deve nascere il Barcellona, ma se Guardiola avesse spedito in campo in una coppa europea la squadra che Luis Enrique ha schierato a Bratislava sarebbe stato linciato dagli stessi che lo venerano come un santone. Credevamo di poter imitare (anche se molto alla larga) il Barça nella scelta di alcuni campioni proposti dal mercato, non cercando di ricalcare un modulo di gioco, che può dimostrarsi valido (non sempre) solo se sostenuto dalla tecnica e dalla personalità di inimitabili fuoriclasse. Altrimenti si scade nel puro provincialismo. Costretto a calarsi suo malgrado nel ruolo di un Robespierre, Luis Enrique, quando non usa la ghigliottina, ci è persino simpatico. Ma non vorremmo vederlo trascorrere il suo tempo a Trigoria nei panni invece di un Laocoonte in lotta tra le spire soffocanti di una situazione che rischia di strangolarlo. In attesa di conoscere il profilo dei nuovi acquisti, i soli rinforzi in cui ci ritroviamo a sperare sono quelli di De Rossi e di Juan. Come accadeva lo scorso anno, quando eravamo poveri e disperati. Oggi non siamo certo più ricchi, né abbiamo maggiore fiducia nell'immediato futuro, con la tentazione irriverente di incidere sul cancello di Trigoria il cartello: PER STAR MEGLIO, QUI GIACCIO.