La penna degli Altri 13/09/2011 10:01
De Rossi: «Bel progetto ma non si vince subito»

Luis Enrique, prima di concedersi alle interviste, ha parlato con la squadra per un quarto dora nello spogliatoio insieme a Sabatini. Ha ringraziato i giocatori per limpegno e ha ottenuto in cambio parecchi segni di approvazione. Stamattina si ritroveranno a Trigoria: il gruppo, tranne poche eccezioni, è con lui. Totti ha dato lesempio domenica mettendosi al servizio della squadra e si è preso pure i complimenti di Sabatini (Osvaldo, invece, ha avuto bisogno di coccole...), De Rossi lo ha fatto fuori dal campo, subito dopo la sconfitta e anche ieri. La società gli ha chiesto di metterci la faccia e lui, ancora in trattativa per il rinnovo di contratto, si è concesso volentieri. «Dobbiamo mantenere questo progetto e cercare di sostenerlo, noi e la società, per dare forza a un qualcosa di completamente nuovo». De Rossi ha parlato da Milano, dove ieri lo ha raggiunto Lamela: insieme hanno girato dei «promo» per Sky. Doveva esserci anche Osvaldo ma largentino ha dovuto annullare il viaggio per problemi allo stomaco. «Non saprei indicare un obiettivo - spiega Capitan Futuro - adesso dobbiamo invertire la rotta: nella partita di sabato con lInter ci sarà ancora più pathos perché sarebbe penalizzante per entrambe partire con due sconfitte. Non credo assolutamente di poter vincere subito questanno, ma progettare e creare qualcosa dimportante per il futuro».
Un pensiero realista e ambizioso che combacia alla perfezione con lo slogan della nuova Roma: ricostruire adesso per vincere tra qualche anno. De Rossi, a quanto pare, ha accettato la sfida. Per certificarlo deve però firmare il rinnovo di contratto: a Trigoria regna ancora ottimismo sulla questione. Anche perché il feeling tra il centrocampista e lallenatore è totale: «Luis Enrique - dice De Rossi - è leale e innovativo. Si è sempre comportato correttamente con tutti, da noi senatori fino ai ragazzini. Dice le cose in faccia e lo apprezzo molto anche per questo. I nuovi? Mi ha impressionato José Angel. Quanto allEuropa League, è stato un duro colpo uscire, siamo in tanti e adesso giocheremo solo la domenica. Ma almeno ci eviteremo qualche trasferta faticosa».
Mentre Roma si divide sullallenatore, da fuori il Raccordo arrivano messaggi di fiducia nonostante i risultati deludenti. «Se la società avrà gli attributi per tenere Luis Enrique - dice il presidente del Cagliari Cellino - la squadra può arrivare in alto. Tra sei mesi ne riparliamo...». Zeman si accoda: «È presto per dare i giudizi, ci vuole pazienza». Tra quattro giorni si torna in campo. Forse, con un Lamela in più anche se largentino continua ad avvertire dolore alla caviglia quando calcia con forza e ha dovuto superare una reazione allergica a un farmaco. «Il ruolo non mi interessa - dice largentino - mi basta giocare. I tifosi della Roma mi hanno colpito: sono come quelli del River. Totti? Un idolo». Presto un compagno.