La penna degli Altri 13/09/2011 10:01

De Rossi: «Bel progetto ma non si vince subito»

Luis Enrique, prima di concedersi alle interviste, ha parlato con la squadra per un quarto d’ora nello spogliatoio insieme a . Ha ringraziato i giocatori per l’impegno e ha ottenuto in cambio parecchi segni di approvazione. Stamattina si ritroveranno a Trigoria: il gruppo, tranne poche eccezioni, è con lui. ha dato l’esempio domenica mettendosi al servizio della squadra e si è preso pure i complimenti di (Osvaldo, invece, ha avuto bisogno di coccole...), lo ha fatto fuori dal campo, subito dopo la sconfitta e anche ieri. La società gli ha chiesto di metterci la faccia e lui, ancora in trattativa per il rinnovo di contratto, si è concesso volentieri. «Dobbiamo mantenere questo progetto e cercare di sostenerlo, noi e la società, per dare forza a un qualcosa di completamente nuovo». ha parlato da Milano, dove ieri lo ha raggiunto Lamela: insieme hanno girato dei «promo» per Sky. Doveva esserci anche Osvaldo ma l’argentino ha dovuto annullare il viaggio per problemi allo stomaco. «Non saprei indicare un obiettivo - spiega Capitan Futuro - adesso dobbiamo invertire la rotta: nella partita di sabato con l’Inter ci sarà ancora più pathos perché sarebbe penalizzante per entrambe partire con due sconfitte. Non credo assolutamente di poter vincere subito quest’anno, ma progettare e creare qualcosa d’importante per il futuro».

Un pensiero realista e ambizioso che combacia alla perfezione con lo slogan della nuova Roma: ricostruire adesso per vincere tra qualche anno. , a quanto pare, ha accettato la sfida. Per certificarlo deve però firmare il rinnovo di contratto: a Trigoria regna ancora ottimismo sulla questione. Anche perché il feeling tra il centrocampista e l’allenatore è totale: «Luis Enrique - dice - è leale e innovativo. Si è sempre comportato correttamente con tutti, da noi senatori fino ai ragazzini. Dice le cose in faccia e lo apprezzo molto anche per questo. I nuovi? Mi ha impressionato José Angel. Quanto all’Europa League, è stato un duro colpo uscire, siamo in tanti e adesso giocheremo solo la domenica. Ma almeno ci eviteremo qualche trasferta faticosa».

Mentre Roma si divide sull’allenatore, da fuori il Raccordo arrivano messaggi di fiducia nonostante i risultati deludenti. «Se la società avrà gli attributi per tenere Luis Enrique - dice il presidente del Cagliari Cellino - la squadra può arrivare in alto. Tra sei mesi ne riparliamo...». Zeman si accoda: «È presto per dare i giudizi, ci vuole pazienza». Tra quattro giorni si torna in campo. Forse, con un Lamela in più anche se l’argentino continua ad avvertire dolore alla caviglia quando calcia con forza e ha dovuto superare una reazione allergica a un farmaco. «Il ruolo non mi interessa - dice l’argentino - mi basta giocare. I tifosi della Roma mi hanno colpito: sono come quelli del River. ? Un idolo». Presto un compagno.