La penna degli Altri 05/09/2011 11:27
De Rossi, no al salto in basso

Ci vorrà ancora tempo. Perché la negoziazione, tre mesi fa, ha prodotto una falsa partenza. Sabatini, con la formula dellidea più che della proposta, prospettò al giocatore un anno di contratto allo stesso ingaggio della stagione in corso. Il ds gli spiegò che se si fosse trovato bene con il nuovo progetto a fine stagione avrebbe avuto altri quattro (o tre) anni da top player, in caso contrario la Roma lo avrebbe ceduto. Idea subito scartata. Daniele, però, ha poi dato la disponibilità per un rinnovo completo, anche per conoscere le intenzioni della nuova società. Deludente la prima offerta: stipendio sensibilmente inferiore allattuale che sfiora, con bonus agevoli, quasi i 5 milioni e 200 mila netti. Più di Totti. Gli uomini di DiBenedetto hanno proposto un ingaggio inferiore a quello del capitano e premi meno facili da raggiungere. La base circa 4 milioni. Mentre il City chiamava Berti, il manager di De Rossi, proponendogli 9 milioni netti allanno per il vicecapitano giallorosso. La differenza di 5 milioni ha creato lo stop momentaneo della trattativa. In più il procuratore del giocatore era impegnato con il mercato proprio come Sabatini che non ha mai avuto offerte pesanti per il calciatore.
Adesso si ricomincia da zero. I bonus e la formula innovativa non convincono Daniele. E soprattutto la base contrattuale. La Roma a 5 milioni e mezzo non è detto che arriverà. Ma per blindare De Rossi, libero dal 2 febbraio, forse ne serviranno anche di più.