La penna degli Altri 12/09/2011 10:53
Luis Enrique: «Ho visto tante cose belle»

E si dice totalmente daccordo con Daniele De Rossi riguardo alla mancanza di concretezza evidenziata dalla squadra nei 90 minuti. «E vero, si è fatto tanto possesso palla, soprattutto nel secondo tempo continua ma siamo stati molto carenti nelle finalizzazioni ». È comunque tranquillo, anche se amareggiato, il tecnico spagnolo: «Abbiamo una buona squadra e una buona panchina ammette. Sono deluso soprattutto per i tifosi, ai quali non abbiamo potuto regalare la vittoria». È una Roma che sembra avere ancora bisogno di tempo. «Quanto? Sinceramente, non lo so. Di certo, bisogna continuare a lavorare ». È però tranquillo, Enrique, anche perché la società non gli ha chiesto, per ora, una posizione in classifica, né uno specifico obiettivo. «La Champions? No. Solo di lavorare ad un progetto continua - avendo scelto un allenatore che non è esperto ma con il quale, in prospettiva, è possibile vincere qualcosa».
Totti, gli chiedono, è rimasto in campo per tutti i 90 minuti, anche se non ha particolarmente brillato. Ma può fare molto meglio, gli fanno osservare. «Lo so, lo so» risponde il tecnico. Che chiamato a indicare se siano mancati di più gli attaccanti o i centrocampisti, ribadisce: «La colpa è mia. Perché si attacca e ci si difende tutti insieme». Parole che ripete anche più tardi. «Oggi ci è mancato il gol, come in altre partite dice ancora - ma stiamo lavorando nella direzione giusta ». A chi gli ricorda come con il suo Barcellona B le partenze non siano state, anche lì, brucianti, risponde: «Non sono qui per vendere fumo. Linizio è stato certamente negativo. Ma lavorerò fino alla fine per migliorare le cose e regalare delle soddisfazioni ai tifosi. Mi conforta lessere in sintonia con tutti i giocatori e soddisfatto del sostegno che sto ricevendo dalla società». Quanto alle scelte operate: «E facile con il senno di poi fare scelte diverse. Ma prima della partita scelgo sempre lundici migliore. Anche oggi, Osvaldo, Bojan, Borriello, Borini e lo stesso Francesco hanno dimostrato di essere degli ottimi attaccanti. Sono sicuro che segneremo molti gol, perché è nelle corde di questa squadra. E quando parlo di problemi di finalizzazione continua il tecnico - non punto il dito sugli attaccanti, perché la questione coinvolge tutti, anche i centrocampisti e i difensori, così come un problema in fase difensiva riguarda anche gli altri giocatori, attaccanti compresi». Non manca una domanda circa un possibile fuorigioco sul gol di Conti: «La prospettiva dellallenatore non è la migliore dice. - E comunque, non mi piace commentare le decisioni degli arbitri, di cui ho il massimo rispetto». E una Roma che è apparsa un po lenta. Una questione di tempo o di interpreti? «Questi sono i giocatori che ho a disposizione, e che per me sono i migliori che possa avere. Io debbo solo cercare di migliorarli, sia a livello individuale che collettivo. Compito dellallenatore è valutare tutte le opzioni sia in fase difensiva che offensiva. Credo fermamente in questo sistema di gioco e non cambierò certo idea, visto che è ciò che mi ha fatto arrivare sulla panchina della Roma. Va da sé che quanto più i meccanismi saranno oleati e veloci, tanto più si potranno ottenere buoni risultati. Non so quanto tempo ci vorrà, ma spero già dalla prossima partita».