La penna degli Altri 02/09/2011 21:08

Sabatini: "Totti deve fare un passo indietro"



Una conferenza stampa fiume, subito dopo la presentazione della supercoppa Primavera che la Roma giocherà domani sera contro la , nata come punto per il mercato estivo. Ma diventata il trampolino per affrontare una questione che, da settimane, feriva la Roma dall'interno. "C'è una triangolazione Baldini--Luis Enrique che non mi piace affatto. Una sorta di stallo. E quando un aereo stalla poi precipita", l'esordio di . Quello che chiede il ds è chiaro per forma e contenuti: " non merita che si racconti la sua storia  dicendo " ha fatto scappare gli ultimi 6 allenatori". E invece è così che la raccontano all'esterno. Le qualità di non sono in discussione, mai. Ma oggi deve pensare a se stesso in maniera diversa, può darsi che possa essere più utile con 20 partite che con 30. Anche se va in panchina dovrebbe avere il sorriso dentro e anche fuori, perché anche i giovani non siano in imbarazzo". Una presa di posizione inedita nell'intera storia recente della Roma. E un modo per mettere di fronte alle proprie responsabilità di capitano, anche perché "non è un accantonamento di - chiarisce - ma una richiesta di far lavorare un allenatore serenamente. Deve poter decidere di non far giocare senza un processo continuo da cui non si esce più. Anche perché questa situazione intimidisce i nuovi, in campo e fuori"



La presa di posizione di è stata comunicata in mattinata dallo stesso direttore sportivo al capitano della Roma:
"Gli ho detto che avrei parlato di lui", specifica. Forse, non sapeva avrebbe affrontato la situazione, dietro cui qualcuno ha voluto vedere la regia occulta di Franco Baldini: "Non c'è una fronda di Baldini contro , né un piano per demolirlo passando da Luis Enrique. Baldini ha usato un aggettivo, "pigro", che avrebbe potuto non usare. Ma lo ha spiegato, dovrebbe essere Francesco a evitare si formino rivoli intorno al suo nome". Magari potrebbe spiegarlo, , in una conferenza, dopo mesi di silenzio seguiti proprio all'uscita pubblica del futuro . Una scleta, e non un'imposizione, come precisa il ds: "La Roma ha accettato, non imposto, che Francesco non parli. È un mio auspicio che venga in sala stampa", l'augurio di . Prima di rincarare la dose: " deve andare incontro all'allenatore, a questo punto della sua vita sportiva ci si aspetta qualcosa di speciale e deve fare in modo che Luis Enrique esprima le sue qualità svincolandolo da una serie di considerazioni che vengono fatte in ossequio a un reato di resa maestà. Non ci devono essere intoccabili, vanno accettate le esclusioni". Parole dure, che non lasciano spazio a repliche: "Non dico che debba accettarlo serenamente. Ma deve accettarlo. E modulare le sue risposte verso allenatore e squadra in modo diverso. Lo so che per lui è difficile, lo sente come una bocciatura, e lesiva della sua dignità. Gli chiedo uno sforzo straordinario. Non possiamo distruggere Luis Enrique, per far venire un altro che poi verrà distrutto a sua volta". Poi, la chiusura di fuoco: "Questa situazione sta uccidendo la squadra". Più chiaro di così. 



"Il contratto di mi preoccupa, ma so che Daniele vuole rimanere qui - ha spiegato -. Poi si confronta col mercato e fa delle richieste giustamente. La società ha pensato ad un'idea di contratto piuttosto innovativa e penso arriveremo a una conclusione favorevole, se così non fosse sarebbe una grave perdita per la Roma ma dovremo accettarlo. Non credo arriveremo a tanto". " non tradisce, non fa parte delle sue corde - ha aggiunto -. In caso sceglie, che è una cosa diversa. non è mai stato in vendita, poi la società forse soffrirà della sua perdita, ma non era il momenti di perderlo sul mercato. Ma non lo perderemo".