La penna degli Altri 03/09/2011 12:16
Sabatini: "Totti sia meno vanitoso"

Come rischia di precipitare la Roma che sta nascendo. La soluzione, secondo il d.s., passa soprattutto attraverso la capacità di Totti di affrontare il suo nuovo status: non più calciatore fondamentale e insostituibile, ma uno come gli altri, capace di accettare le scelte del tecnico senza generare tensioni. «La città prosegue Sabatini non accetta che Totti possa anche non giocare, si crea subito un movimento di opinione fragoroso e non si parla di scelta tecnica, ma di lesa maestà. Totti subisce tutto questo e non ne beneficia: non merita di passare alla storia come il giocatore che ha fatto perdere il posto agli ultimi allenatori della Roma». E ancora: «Nel calcio moderno non possono esserci intoccabili. Questa situazione sta uccidendo la squadra: tutto viene ovattato da questo problema. Totti deve sopportare le esclusioni in un'altra maniera. Deve gestirsi bene, deve mettere da parte qualsiasi forma di vanità sapendo di aiutare moltissimo il gruppo. Può darsi che vada in panchina e debba mantenere il sorriso, anche per aiutare i nuovi, così che loro non siano in imbarazzo davanti ai silenzi».
Imbarazzo che non coinvolge Luis Enrique, rafforzato dalle parole di Sabatini. «L'allenatore è stato scelto in base alle sue caratteristiche. Forse il buon senso gli consiglierà di fare le cose in maniera più morbida, ma io credo che sia un grande allenatore». Ma se Totti non dovesse recepire il messaggio, potrebbe lasciare la Roma? «Non riesco a immaginarlo». Dalle Far Oer, sulla questione è intervenuto Daniele De Rossi: «Francesco ha detto è il giocatore più forte di tutti i tempi, è come Baggio. Dire che Totti crea problemi è una bugia: è una fortuna avere uno come lui, ma anche avere un allenatore serio e preparato. Vorrei vedere Roma unita, senza che si alimentino polemiche per piccoli tornaconti di qualcuno». Poi sul suo contratto: «Voglio restare, ma la situazione è semplice: io cerco di guadagnare di più, la società di spendere di meno. Se avrei firmato in bianco? Non è vero».