La penna degli Altri 03/09/2011 11:39

Supercoppa, la Roma cala i pezzi forti

Prove d'intesa In tutto questo, alle 21 all'Olimpico diretta SportItalia1, andrà in scena una Supercoppa che sarà anche il primo atto della tanto sbandierata collaborazione tra Primavera e prima squadra,quella per cui ieri era in conferenza a Trigoria, al fianco di . Prima che cominciasse il fuoco incrociato sul caso , il direttore sportivo ha fatto in tempo a spiegare che la Primavera servirà per testare i giocatori presi per Luis Enrique ma non ancora considerati pronti, come Tallo e Nego. E se del bomber ivoriano ex Chievo — che si è allenato poco, potrebbe partire dalla panchina — si sapeva già, ha sorpreso la notizia sul francese, reduce dal Mondiale Under 20, che ieri ha fatto le visite mediche, e nel pomeriggio era già tra i convocati, praticamente senza aver visto il campo d'allenamento. È un '91, in Primavera può giocare grazie alla regola dei fuoriquota, fa il , ruolo in cui la Primavera, con Sabelli, è più che coperta. Tutto il resto della difesa è un rebus: il terzino sinistro che il 30 marzo coi viola partì titolare Frascatore è al Benevento, quello che subentrò Amendola al Palestrina, l'unico rimasto Barba potrebbe servire al centro, visto che Antei è passato al Grosseto, e Romagnoli e Carboni sono ko. A meno che non spunti in campo proprio Nego.

Tornano i big In tutto questo, il centrocampo è roba da grandi, visto che Luis Enrique ha concesso Viviani e Verre, che con lo Slovan hanno giocato più di e Borriello. Loro due più Ciciretti è tanta roba, tanto che si è preso la responsabilità di scartare il romeno Florentin Matei, svincolato in prova, che pure era sembrato molto bravo «visti i centrocampisti che già abbiamo, ho deciso che non ci serve». Se Luis Enrique ha dato i grandi, Mihajlovic non è stato da meno: la presenza di Camporese 9 gettoni in A era prevista, non quella di Babacar, che non gioca in Primavera da un anno e mezzo.

Rivincita «Quella finale persa l'anno scorso — ha commentato — ci ha aiutato molto a crescere. I miei ragazzi in quell'occasione l'emozione di giocare all'Olimpico davanti a tutta quella gente l'hanno pagata, ma ora il gruppo è cresciuto. E non credo sia un problema riavere giocatori che hanno giocato in prima squadra: ci sono stati cali di concentrazione in passato, ma non credo succederà stavolta».