La penna degli Altri 04/09/2011 10:37

Totti nero. Il capitano non ha gradito l'attacco fatto in pubblico

Lontano Roberto Cappelli, presidente della Roma fino al prossimo Cda che nominerà Thomas DiBenedetto, ieri ha provato a distendere gli animi. «Sono fiducioso, la campagna acquisti è stata molto soddisfacente, aspettiamo solo l'inizio del campionato. è un grande giocatore e saprà trovare uno spazio importante nel nostro progetto». Ma forse passeranno altri lunghi giorni. Perché il caso non è uno scherzo, e la «triangolazione Baldini-Luis Enrique-» ha lati molto distanti tra loro. Baldini si è spostato da Sofia a Londra, comunque sempre ben lontano da queste latitudini. Ieri la sua assenza da Roma è stata più volte chiamata in causa nelle radio come motivo di ulteriori incomprensioni. Baldini ha avuto un breve colloquio con , in cui l'argomento non è stato toccato, forse anche per evitare imbarazzi: il futuro d.g. è stato messo al corrente delle parole di solo venerdì sera. Luis Enrique ieri ha allenato regolarmente la squadra, lui più sollevato dalla conferenza shock che ha spostato tutta l'attenzione su

Silenzio si è svegliato peggio di come era andato a letto. Stanco, provato da tutte queste chiacchiere sul suo conto, deciso a restare in silenzio, anche nel caso in cui la società dovesse chiedergli dichiarazioni ufficiali e distensive. Non vorrebbe nemmeno incontrarsi con , non ha nulla da dirgli. Domani si incroceranno a Trigoria, ma non è detto che si confronteranno come auspica il d.s. si sente doppiamente «ferito»: perché nessuno gli ha illustrato cosa preveda il nuovo progetto per lui; e perché le parole pronunciate pubblicamente da sul suo conto, seppure con l'intento di fargli del bene, le avrebbe volute ascoltare privatamente, non a mezzo stampa. Ma il rapporto con , comunque, non è compromesso. Il d.s. ieri si è rivisto e non ha trovato nulla di cui rimproverarsi. DiBenedetto dagli Stati Uniti ha preso atto, convinto che l'unico intento di tutti in questo momento sia risolvere la situazione per il bene della Roma. Cesare Prandelli da Firenze ha spezzato una lancia a favore di . «È un ragazzo straordinario e generoso — ha detto il c.t. azzurro —. Anche lui deve sentirsi coinvolto nel progetto». Già, il problema è proprio questo.