La penna degli Altri 23/10/2011 10:43
Luis Enrique: "Ricominciamo, la strada è giusta"

AVANTI - In più cè il ricordo del derby a spaventare i tifosi. Luis Enrique lo scaccia via: «Il derby è passato, penseremo alla Lazio nel girone di ritorno. A me dispiace per la gente, che è stata fantastica, più che per me. Ma la stagione continua. Ho visto che la squadra si è allenata bene in questa settimana, meglio di quanto mi sarei aspettato. E mi auguro che giochi al cento per cento anche contro il Palermo. Altrimenti non sarà facile vincere» . Tornando a domenica scorsa, spiega: «Fino alluno a zero ho visto la Roma che voglio, siamo andati bene anche fino al quarto dora, poi la squadra non mi è piaciuta» . Il paradosso : «Forse sarebbe stato meglio non segnare così presto. Magari avremmo visto unaltra partita. Io non amo giocare a seconda del risultato parziale: che si vinca o si perda, bisogna mantenere sempre lo stesso atteggiamento. Noi invece andavamo sempre indietro, contro il pressing cercavamo il lancio lungo di Stekelenburg. E non va bene, dobbiamo trovare altre soluzioni (...) Il possesso palla è fondamentale. La cosa migliore è tenere la palla per andare velocemente verso la porta avversaria. Ma ci sono anche gli altri, che contrastano. E allora a volte conviene giocare in orizzontale. La strada migliore per trovare il gol può essere indiretta invece che diretta» .
LIVELLO - A che punto è la Roma nel recepire questo concetto? Sabatini dice che il «progetto» è al cinquanta per cento. Luis Enrique muove la mandibola, scettico: «Io sono esigente, anche troppo, perciò credo che le parole di Walter siano state un gesto di fiducia nei miei confronti. So solo che cè tanto da lavorare. Devo convincere i calciatori ad applicare il mio sistema di gioco» . Con una scadenza: «Faremo i bilanci tra sette-otto mesi. Ho fatto tanti errori e continuerò a farli, perché non esiste un allenatore che non sbaglia. Non so se sono un tecnico top o tap (espressione già usata da Antonio Conte, ndr) ma neppure mi interessa. Mi interessa solo far crescere la Roma» .
LA ROSA - E soddisfatto della squadra che gli hanno consegnato i dirigenti: «Si può sempre migliorare un organico e se il mercato offre delle occasioni, ben venga. Ma ho 29 giocatori, ho tanti giovani bravi. Già così ogni volta devo fare scelte dolorose per lasciare a casa gente che meriterebbe di giocare» . Come è successo a Simplicio nel derby: «Fabio si era allenato bene, è un professionista esemplare, e aveva fatto una bella partita con lAtalanta. Ma io sono obbligato a escludere qualcuno» . Stavolta il calendario lo soccorre, regalandogli tre partite da oggi a sabato prossimo. Vedremo tre formazioni diverse: «Ho tante possibilità, ho bisogno di tutti. Siamo a quattro punti dalla vetta, se in questo ciclo facciamo 7-9 punti saremo in testa alla classifica o quasi. Mi rendo conto che sia difficile indovinare chi gioca. Ma mi piace che tutti i calciatori pensino di poter giocare» .