La penna degli Altri 01/10/2011 11:30

Roma, Juan è un mistero

E se è vero quello che ha detto pubblicamente Luis Enrique, sal terà pure la partita contro l’Atalanta: « Juan sta miglio rando e sono con tento, soprattutto per lui. Allenarsi con la squadra per un giocatore è im portante. Ma anco ra gli manca qual cosa per ritrovare la migliore condizione » . 
 
OPINIONI - Sono frasi di ieri, ora di pranzo. Quindi, secondo il giudizio dello staff tecnico, Juan non è pronto. Ed è qui che entrano in ballo i punti di vista. Perché il giocatore ha una percezione opposta. Si sente pronto, prontissimo. E non da oggi. Si sentiva guarito e in«con dizione »già due settimane fa, quando era stato escluso dalla trasferta di Milano contro l’In ter. Aveva accolto con una certa sorpresa, per non dire fastidio, già quella decisione. Figurarsi se stamattina, quando leggerà la li sta dei convocati, dovesse ren dersi conto di essere stato anco ra accantonato. Si arrabbiereb beparecchio.
 
DIVERGENZE - Juan adesso ha qualche dubbio sul futuro. e Luis Enrique a parole lo hanno elogiato. Ma nei fatti l’allenatore non lo considera indispensabile. Nella migliore delle ipotesi, non lo ha “incoraggiato” a recupera re rapidamente. Juan comincia a pensare di non essere stimato da Luis Enrique. Teme che i si stemi di lavoro del nuovo staff tecnico non si adattino ai suoi. L’allenatore chiede che i calcia tori dimostrino sempre « fame, voglia», che si impegnino con intensità in tutti gli allenamenti, ma lui è abituato a gestirsi, a non spingersi sempre al limite, per non so vraccaricare mu scoli e articolazioni, che già in passa to gli hanno creato problemi. Con Spalletti non aveva grande feeling per la stessa ragione. E si infortunava spesso. Con Ranieri invece, grazie ad allenamenti più blandi e a un regime alimentare per sonalizzato, era riuscito a stabilire un buon rapporto con il proprio fisico.
 
ANNO ORRIBILE - In ogni caso, il suo 2011 sta diventando terribile. La tendinite al ginocchio, curata in estate con successo grazie alla terapia delle onde d’urto, lo ha tormentato per molti mesi, già dalla scorsa stagione. Juan ave va accettato di giocare il finale di campionato nonostante l’in fiammazione, finché non si è ar reso il 15 maggio, nella penulti ma giornata a Catania, quando ha dovuto lasciare il campo alla mezz’ora del primo tempo. Da quel giorno è scomparso. Allenamenti sì, partite no. Adesso ha fretta e bisogno di rientrare. Al trimenti, con un anno e mezzo di anticipo sulla scadenza del con tratto, prenderà in considerazio ne l’ipotesi di mollare la Roma a gennaio.