La penna degli Altri 20/10/2011 09:49
Sabatini sfida il «suo» Palermo e sogna Hernandez

«Il Palermo - ha ammesso Sabatini a romanews.eu - è stata la mia utopia, solo parzialmente realizzata... Pensavo che potesse essere un laboratorio permanente per produre risultati. Il mio obiettivo era la Champions: arrivarci con un allenatore demiurgo e con metodi e scelte particolari. Il rammarico di non esserci riuscito è stato grande, ma si è trattato comunque di un periodo molto bello». Il filo che lega l'attuale ds romanista al Palermo, comunque, non si è completamente spezzato lo con le dimissioni, rassegnate perché Sabatini non condivideva l'input di Zamparini di imporre la difesa a tre a Delio Rossi. Ilicic (pagato la modica cifra di 2 milioni e 200 mila euro), Hernandez, Bertolo, Pinilla, Bacinovic e Acquah (scoperto in Ghana mentre giocava in un cortile) sono tutta roba che il Palermo di Mangia si è ritrovato in dote dai due anni e qualche mese del Sabatini rosanero. Anche con Zamparini, nonostante tutto, la linea continua ad essere aperta. Come lo è stata nell'ultimo mercato: il consiglio sabatiniano di prendere Pioli, la possibilità di dirottare a Palermo un Gago che in quel momento non convinceva del tutto Luis Enrique e il tentativo di far vestire la maglia rosanero all'allora imbronciato Pizarro. E continuerà ad esserlo anche in futuro: se Pastore non è venuto alla Roma, nulla vieta che in futuro possa riuscirci Hernandez. Intanto, Sabatini vuole ancora così tanto bene al Palermo da non perdersi, compatibilmente con la Roma, una sola partita in tv. Domenica lo rivedrà dal vivo. Teoricamente da avversario, praticamente da padre che vede uno dei suoi figli crescere a distanza.