La penna degli Altri 13/10/2011 11:13
Zeman: "Luis Enrique? Fa il suo calcio. Totti? Il più forte in Italia"

«Deve pregare per vincere, ma lo dico soprattutto per i tifosi. Cè tanta passione, tanto tifo e per i tifosi è importante. Quellanno siamo arrivati davanti alla Lazio che aveva una squadra importante. Ho perso qualche tifoso daaRoma ma ho acquistato qualche tifoso daa Lazio».
Come valuta il lavoro di Luis Enrique e Reja?
«La mia è una valutazione tecnica. Luis Enrique è venuto in Italia e cerca di proporre il suo calcio fatto di possesso palla; Reja cambia troppo spesso i moduli, una volta Hernanes gioca al centro, unaltra volta a sinistra e poi non è abituato a lottare per lo scudetto, questo dice la sua lunga carriera».
Lei è passato alla storia del derby come lallenatore che disse:Per me il derby è una partita come le altre.Ne è ancora convinto?
«Sì. Da allenatore devo cercare di mettere a proprio agio la squadra; ci sono sempre troppe pressioni e infatti il derby non è mai stata una bella partita, giocata secondo le potenzialità delle due squadre. In un derby è meglio guardare gli spalti che il campo: lo spettacolo vero è in tribuna».
Sabatini, nei giorni scorsi, ha dichiarato di non rinnegare il suo passato laziale e per questo è stato criticatissimo. Che ne pensa?
«Ha detto quello che pensava. Io come allenatore sono rimasto legato a tutte le squadre che ho allenato. Dalla Lazio sono passato alla Roma senza traumi».
Come cè riuscito? In una città umorale come Roma sembra un miracolo.
«Non so la lettura che si può dare a questo fatto. So che i laziali non ce lhanno con me, mentre i romanisti mi hanno accettato, forse perché cerano quei 4 mesi di parentesi in mezzo».
Cosa la lega più alla capitale?
«Ormai la sento come la mia città, ci vivo da 16 anni. Anche se non ci sto tanto, ci sto bene».
E lecito chiederle per chi farà il tifo?
«Non faccio il tifo, mi auguro solo che la gente si diverta ».
Dicono che Rossi non potrà mai essere lallenatore della Roma perché una volta ha festeggiato una vittoria tuffandosi nel Fontanone al Gianicolo. Che ne pensa?
«Non decidono i tifosi, ma di sicuro i tifosi della Roma non se lo dimenticano».
Lei avrebbe fatto quel tuffo?
«Io no, anche se sono insegnante di nuoto».
Nel suo tridente, Totti giocava allala sinistra. Oggi dove lo farebbe giocare?
«Per me può giocare in tutte le posizioni di attacco e centrocampo. Forse poteva coprire anche prima la posizioneattuale, ma doveva essere inserito in una squadra organizzata diversamente. Il ruolo di centravanti gli ha fatto male: ha segnato di più, ma se restava allala avrebbe avuto meno infortuni.(...)».
Ha ancora un futuro davanti a sé?
«Per me Totti è ancora il più bravo giocatore dItalia».
Che differenza cè tra il suo 4-3-3 e quello di Luis Enrique?
«Lui punta sul possesso palla, io non lo faccio perché... non ho pazienza: sarà una questione di carattere, ma voglio arrivare subito in porta ».
Che ne pensa degli americani che hanno acquistato la Roma?
«Sono abituato al calcio vecchio: per me il presidente deve essere il primo tifoso della squadra e un appassionato, deve aver vissuto dietro la squadra per tanto tempo. Questa mi sembra troppo unoperazione economica. Non è il mio ideale. Anche se oggi per fare calcio ci vogliono soldi».
Tornerebbe alla Roma o alla Lazio?
«Io sarei disponibile».
Scelga il centrocampo e il tridente preferiti mischiando la sua Roma e la sua Lazio.
«A centrocampo Fuser, Di Biagio e Winter; in attacco Totti, Casiraghi e Signori».
Nel prossimo derby peserà di più lassenza di Klose o quella di Totti?
«Pesa di più Totti: i grandi giocatori influenzano di più, trascinano la squadra; e lui sa leggere la partita. Klose mi piace molto, (...) ».
Di Osvaldo romanista che giudizio può dare? Prandelli lo ha elogiato...
«Però lo faceva giocare poco a Firenze. La verità è che da giovane aveva dei problemi, si arrabbiava sempre. Ora è più maturo».
Lui ha detto che i suoi insegnamentia Lecce sono stati preziosi.
«Forse li ha capiti dopo. A quei tempi ci ho combattuto molto».
De Rossi davanti alla difesa. E la posizione giusta?
«Dipende da quello di cui ha bisogno la squadra. Quel ruolo è un po copiato dal Barcellona». (...)