La penna degli Altri 27/01/2012 09:23
Fair Play, salvo chi punta sui giovani

Chiunque vorrebbe una maglietta bianca o del Barça. Vengono seguite in tutto il mondo, come da noi viene raccontata la formazione di casa. Sono le due vere squadre mondiali e la rivalità cresce, lattesa pure e Barça e Real rischiano di cancellare o nascondere il resto. Da noi cè la Coppa Italia, in Spagna il Classico: la differenza ci fa del male. I nuovi ricchi russi e gli sceicchi vogliono seguire la stessa strada, comprando come capita e buttando soldi, cui, non avendoli guadagnati con il sudore della fronte, non danno valore. Ma non possono comprare la cultura, la tradizione, le conoscenze calcistiche. E poi cè di mezzo Michel Platini. Che centra? Centra sì. Platini è il presidente dellUefa e (giustamente) sè inventato il fair play economico, che in sintesi, vuol dire: spendete i soldi che avete, non quelli che escono dai pozzi di petrolio o dai tubi del gas. Bello, no? Così, autofinanziandosi, si vede chi è effettivamente il più bravo, come nello sport sarebbe giusto.
Solo che Platini ha sponsorizzato larrivo dello sceicco bianco a Parigi, che è casa sua e adesso non sa come muoversi. Può fermare luomo che ha invitato a cena e che sè già aggiudicato i mondiali del futuro? Mica facile. Come parla, parla male di chi spende e spande, solo che evita accuratamente di fissare il mirino sulluomo dei sogni parigini. Sè infilato in una storia dalla quale sarà difficile ne possa uscire senza macchiarsi di petrolio, che, come si sa, puzza, ma di danaro. Prima o poi Michel sarà costretto a fermare il fiume nero e dunque si bloccheranno anche il City e il Psg. [...]