La penna degli Altri 28/01/2012 09:55

Roma, la cena diventa indigesta

L'argomento, ieri, è stato sulla bocca di tutti i tifosi romanisti, che non hanno mancato di esprimere la loro opinione nelle radio private — che per tutto il giorno non hanno quasi parlato d'altro — e sui social network. E la condanna per il comportamento dei calciatori, ritenuto poco professionale a sole 24 ore dalla pesantissima sconfitta contro la in Coppa Italia, è stata pressoché unanime.

Un cambio di direzione da parte dei sostenitori giallorossi, che fino a due giorni fa hanno difeso sempre e comunque l'operato della squadra, della dirigenza e dell'allenatore, nonostante la Roma sia già fuori dalle coppe e in grave ritardo in campionato. E che il vento sia cambiato lo ha avvertito anche la società, che ieri ha pubblicato sul suo sito internet un comunicato ufficiale per smentire la notizia — apparsa su (quasi) tutti gli organi di stampa — di un Luis Enrique arrabbiato per le condizioni di alcuni calciatori alla ripresa degli allenamenti. Un tentativo di tranquillizzare i tifosi «Sono del tutto destituite di fondamento le indiscrezioni riportate da alcuni organi di stampa... Non risponde al vero che alcuni calciatori si siano presentati in ritardo a Trigoria; che alcuni fossero in condizioni tali da non poter sostenere la seduta di allenamento; che allenatore e dirigenti abbiano stigmatizzato il comportamento dei calciatori; che Luis Enrique abbia strigliato la squadra... Interesserà ai nostri tifosi sapere che l'allenatore è stato soddisfatto del lavoro svolto e di ogni iniziativa che fortifichi la solidità del gruppo, che tutti i giocatori si sono allenati secondo il programma prestabilito e che la preparazione per la gara con il prosegue senza intoppi».

Prima del comunicato ufficiale il d.s. Walter Sabatini, intervistato da Gazzettagiallorossa.it, si era detto «incazzatissimo come tutta la società. I tifosi non accettano queste cose e l'incolumità dei calciatori è a rischio perché non possono circolare tranquillamente».

I giocatori, però, devono essere stati i primi a rendersi conto che probabilmente la serata era durata un po' troppo: mercoledì notte, uscendo dal locale (i primi a fare ritorno a casa, intorno all'una, sono stati Burdisso e Juan, raggiunti subito dopo da Erik Lamela), hanno cercato in tutti i modi di passare inosservati agli occhi dei tanti passanti, tifosi della Roma. Gli stessi che ieri telefonavano alle radio.