La penna degli Altri 22/02/2012 09:54

Baby Juve apripista. Così avviciniamo Ajax e Barcellona

Il mini-mercato Il confronto può essere esteso ad altri ambiti, perché le grandi d'Italia interpretano in modo molto differente l'impegno per le giovanili.

La campione di Viareggio si è aiutata col mercato — Branescu, Gouano, Appelt e non solo sono arrivati da lì — mentre altri club stanziano poche centinaia di migliaia di euro. La Lazio, addirittura, ai più giovani chiede il pagamento di una retta, come nelle piccole scuole calcio, per finanziarsi. Logico che i budget siano (molto) differenti, e misteriosi: non è mai semplice capire quale sia la somma stanziata per le giovanili e in quali voci di bilancio entrino le spese per giocatori acquistati dalla prima squadra e «prestati» alla Primavera. Il grafico qui sopra mette in evidenza alcuni aspetti e ne trascura altri, come la questione-foresteria. Milan, Inter e ospitano oltre 40 giocatori nei loro convitti, numero ridotto a 28 per la , a circa 25 per la Roma e a 6 per il . Sei ragazzi che, addirittura, la società fa vivere in albergo.



Competizione internazionale è particolare anche per altre scelte. Ha un solo straniero, l'ungherese Novotny, mentre altrove i non italiani arrivano anche al 15-20% delle rose di Primavera e Allievi. Ognuno ha le sue zone di influenza. La è forte in Francia, un po' perché è vicina, un po' perché la tradizione pesa, mentre il Milan si concentra sull'Est, la
valuta l'Africa e la Roma, con
, compra pure in Sudamerica. Anche così l'Italia prova a farsi largo in Europa, in cui prima urlava e ora sussurra: i talenti del Nord Europa danno la precedenza all'Ajax e alle inglesi, gli spagnoli sono per Real e
, gli svizzeri e gli austriaci sognano Borussia Dortmund e Amburgo. Difficile pescare il meglio. Per questo Milan, , Roma e non solo cercano una strada per guadagnare competitività, e almeno a loro non dispiacerebbe avere una seconda squadra che, come in Spagna, giochi in B o in Lega Pro. Progetto valutato politicamente già un annetto fa: bocciato.