La penna degli Altri 22/02/2012 08:46
Trasferte libere, la prossima rivoluzione

Però la Roma balla da sola. Da sola, o quasi. Perché il Siena, per esempio, aveva permesso ai romanisti non tesserati di entrare al Franchi. Il resto della Serie A è invece lontano, assente, non pervenuto. Molto presto, probabilmente già nei prossimi giorni, lOsservatorio si farà sentire. Al Viminale non hanno alcuna intenzione di abdicare, di lasciar perdere, di darla vinta ai club. Sarà sollecitata unadesione massiccia. Il no dellAtalanta ha comunque sollevato altre polemiche. Dà fastidio latteggiamento di qualche club, che se ne frega delle direttive ministeriali pur avendo i mezzi per poterle recepire. Già, perché in qualche caso cè un problema di sicurezza. Ci sono club legati a società di ticketing non in regola con la Questura on line, un sistema centralizzato e automatizzato che impedisce lacquisto dei tagliandi a chi presenta motivi ostativi (daspati e diffidati negli ultimi cinque anni). Il discorso non vale per la Roma, come per tutte quelle società che hanno Lis Lottomatica come partner. Semplicemente, perché Lottomatica è ok con la Questura on line. Indovinate un po? Tra i club partner di Lis cè anche lei. LAtalanta. E allora perché non aderire alliniziativa del Viminale? La Roma, molto elegantemente, ieri ha preferito glissare. «Andare a sindacare in casa daltri è sempre un esercizio pericoloso e chiaramente non vogliamo farlo. Non conosco le motivazioni che hanno spinto lAtalanta a questa decisione, ma ovviamente le rispettiamo », ha spiegato a romanews.eu il responsabile della biglietteria, Carlo Feliziani. «Ci atteniamo - ha spiegato - alle loro decisioni. Nello specifico, è uniniziativa che potrebbe tranquillamente essere gestita. Si vede quel che succede e ci si regola di conseguenza. Credo però che lOsservatorio tornerà sulla questione, magari puntualizzando un po meglio».
Latteggiamento della Roma è corretto. Non spetta certo a Trigoria bacchettare gli altri club. La nostra società ha fatto quello che doveva fare per i suoi tifosi. Ha ideato il voucher per i non tesserati, riservato un settore alle famiglie, abbassato mediamente i prezzi, inaugurato un fan village esterno al prefiltraggio. Certo, la Roma è perfettamente consapevole del malcontento che serpeggia in Curva. A Trigoria sanno benissimo quali sono le priorità dei ragazzi. Innanzitutto, la modifica dellarticolo 9 della legge Amato. È la norma che impedisce di vendere biglietti (e tessere!) a chi ha subito condanne anche in primo grado per reati connessi a manifestazioni sportive. E poi il ritorno alle trasferte libere, appunto. Ma non sono stanchi solo i ragazzi della Curva. È tutta la gente della Roma, e le persone di buon senso, senza distinzione di età, sesso, estrazione sociale, a chiedere adesso un altro segnale da parte del Viminale. Una svolta storica. Una rivoluzione che ci riporti la normalità. Che ci restituisca la natura. La natura delle cose.