La penna degli Altri 13/03/2012 10:18
Heinze, Genoa e rinnovo per lui

Partito addirittura come quarto centrale, dietro la coppia Juan e Burdisso e dietro lemergente Kjaer in rampa di lancio, largentino è diventato il titolare indiscusso. Il grave infortunio del connazionale, la fragilità fisica del brasiliano e quella emotiva del danese ne hanno fatto il punto fermo di una difesa traballante che ha visto anche De Rossi come suo compagno di reparto. E le parole di Daniele dopo quel Roma-Juventus di un paio di mesi fa ben fotografano il suo rapporto con la squadra: «Heinze - disse - mi è stato accanto tutta la settimana, aiutandomi e dandomi consigli. È stato preziosissimo per me».
Lo è stato per lui ma anche per tutti gli altri giocatori. Arrivato a luglio, si è imposto fin da subito come uno dei leader dello spogliatoio. Una chioccia per i giovani, una spalla importante per i senatori. A 34 anni da compiere tra un mese Heinze non si è mai tirato indietro: in campo, con gli avversari (vedi Miccoli, tanto per citare lultimo caso) e anche davanti a microfoni telecamere visto che nella conferenza stampa prima del derby non ha esitato ad ammettere alcuni suoi errori di gioco. Non solo: Heinze, 3 scudetti e 3 coppe nazionali in bacheca, non ha avuto problemi a dire le cose a Luis Enrique, a volte pure con toni piuttosto aspri. È successo dopo Roma-Milan, è risuccesso a Bergamo in occasione dellesclusione di De Rossi. Il tecnico lo ha ascoltato, a volte gli ha risposto anche per le rime, ma il loro rapporto è sempre stato improntato sulla chiarezza e sul rispetto. Oltre che, naturalmente, sullaffidabilità. Pur con qualche sbavatura, sua e di tutta la squadra, Heinze finora ha sempre risposto presente.
E a Siena, un mese fa, ha anche indossato per la prima volta la fascia di capitano. In pochi ci avrebbero scommesso quel giorno a Riscone quando si è presentato. Non lui. Qualche giorno prima a Sabatini glielaveva detto chiaro e tondo: «Datemi una possibilità, non vi deluderò».