La penna degli Altri 10/03/2012 10:21
Ilicic e Bacinovic, quelli che... «Grazie Sabatini»

Il primo anno sono andati alla grande, adesso, complici anche i continui cambi sulla panchina dei rosanero, stanno incontrando qualche difficoltà in più. Ma Sabatini comunque scommette su di loro e continua a seguirli da lontano. È stato proprio il ds romanista, qualche mese dopo il loro arrivo in Italia, a raccontare il doppio colpo di mercato: «Ilicic lo avevamo già bloccato dopo averlo visto giocare in alcuni video riguardanti la sfida europea per il Maribor, contro lHibernian e quando il sorteggio ci ha messo di fronte proprio il Maribor, qualche pensiero in più labbiamo avuto. La nostra mossa di mercato, da molti è stata vista non troppo bene, poiché ancora oggi, il calcio sloveno, per antonomasia, non si ritiene possa consegnare giocatori "esplosivi" per il nostro calcio. Diverso il discorso per Bacinovic. Lo abbiamo bloccato dopo averlo visto giocare contro il Palermo e lo abbiamo preso».
Ilicic, 24 anni, ha vissuto il dramma della guerra e ancora adesso si porta dietro i segni di uninfanzia in cui non ha mai conosciuto il padre. Mancino naturale, può giocare come esterno o come trequartista e ha segnato 14 gol in 66 partite in rosanero. Carattere a volte spigoloso, nelle ultime settimane è apparso un po in affanno ma è considerato comunque uno dei giocatori più talentuosi del Palermo. Lo è anche Bacinovic, un anno più piccolo del compagno, centrocampista centrale con meno tecnica ma abile nel creare gioco e dare profondità allazione.
Stasera, come detto, non ci sarà mentre a Palermo, salvo colpi di scena di mercato, resterà fino al 2016. Lanno prima scade invece il contratto di Ilicic, che però fa gola a club più importanti. Anche la Roma, si sussurra. Di certo la presenza di Sabatini è (sarebbe) un segnale importante. Lo stesso segnale che ci si aspetta oggi da Simon Kjaer, uno dei due ex della partita insieme a Fabio Simplicio. Il primo giocherà, il secondo pare destinato invece alla panchina. Per entrambi il ritorno al Barbera sarà dolce, la speranza è che, stanotte, lo sia anche quello nella Capitale.