La penna degli Altri 20/03/2012 09:24
Juan: «Terzo posto? Sì»

Una diagnosi impietosa: lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio destro. «Sono qui per fare un controllo, la gamba mi fa ancora un po male» dichiara Juan, che da due settimane a questa parte sta svolgendo intense sedute di fisioterapia per recuperare al meglio e il prima possibile. La prima prognosi suonava come un verdetto di addio al campionato: si parlava di 45-50 giorni di stop. Quasi due mesi lontano dai campi. Questo significa che, nella migliore delle ipotesi, Juan potrebbe tornare in campo nella partita in casa contro il Napoli del 29 aprile. Oppure, più probabilmente vista la difficoltà del match, tre giorni dopo a Verona contro il Chievo. Ma queste prospettive potrebbero non essere avallate dagli esami svolti ieri a Villa Stuart. Accompagnato dallaiuto medico sociale e dal suo procuratore, ieri pomeriggio Juan si è sottoposto a ecografia e risonanza magnetica, prima di essere visitato dal professor Mariani, uno dei maggiori esperti di patologie legate a ginocchia e caviglie e del loro trattamento chirurgico. Lo stesso che ha operato Francesco Totti nel 2006, per intenderci. Gli esami strumentali non hanno evidenziato miglioramenti, anzi. Il dolore, infatti, non è passato. Le opzioni, per il momento, sono due. La prima è quella di un intervento chirurgico immediato, in modo da poter cominciare la riabilitazione il prima possibile. Lalternativa sarebbe proseguire con la terapia per riuscire a tornare in campo prima della fine del campionato. Solo a fine stagione, a quel punto, si dovrà pensare alloperazione al ginocchio. «E andata come doveva andare» ha detto il centrale subito dopo gli accertamenti strumentali. Quello che è certo, è che Juan vuole tornare il prima possibile a garantire il suo apporto. Unesperienza che alla Roma, in questo momento così delicato, non potrebbe che far comodo alla squadra: «Non so quando tornerò a giocare, spero sia il prima possibile».