La penna degli Altri 06/03/2012 09:23

Roma, c'è un buco in difesa

 
COSTANTE - La Roma ha preso così ben oltre la metà dei gol che ha subìto. Frutto, probabilmente, di un sistema di gioco che in Italia è poco attuabile, a meno che non sia solo e soltanto il a metterlo in atto. Se c’è un errore individuale, un passaggio sbagliato o un appoggio fuori misura, a metà campo, a cinquanta metri dalla porta, non può ogni volta trasformarsi in un’occasione da gol per gli avversari. Invece è quello che puntualmente accade alla Roma di Luis Enrique. Dipende, chiaramente, anche dalla qualità e dalla tenuta degli uomini del reparto difensivo. Ma ciò che lascia perplessi i tifosi, a questo punto, è che in serie A, con un sistema del genere, sono poche le squadre non in grado di prendere le contromisure. In Spagna, Paese d’origine di Luis Enrique, figlio di quella scuola calcistica, più o meno tutte le squadre giocano così. (...). E se una cosiddetta piccola batte la Roma, o pareggia all’Olimpico, poco conta come è arrivata ad ottenere un risultato che sarà sempre considerato ottimo. 
 
LIMITI - Esterni che in pratica sono centrocampisti o ali, più che terzini. I centrali, grazie al ruolo che svolge , giocano non solo alti, ma molto larghi. Con questo schieramento difensivo la Roma attua il possesso-palla nella metà campo avversaria. Il minimo errore del singolo può mandare in porta una squadra in grado di saper produrre una verticalizzazione elementare. A quel punto entra in scena il , al quale infatti viene chiesto di giocare al limite dell’area: anche la scena di Stekelenburg incerto sul da farsi, se uscire o meno, i tifosi della Roma l’hanno vista più volte. (...)